Mentre gli addetti ai lavori si interrogano se l’addio di Lo Monaco sia vero oppure nasconda un possibile rilancio da preparare sotto traccia, i tifosi del Messina continuano ad organizzarsi per lanciare l’azionariato popolare, che garantirebbe la quota necessaria per poter presentare domanda di ripescaggio in Lega Pro. Nel frattempo, la retrocessione in D per mano della Reggina non è ancora stata digerita.
“La decisione del Coni ci ha condizionato un po’ a livello mentale– ha dichiarato il portiere Rino Iuliano ai microfoni dei colleghi di Messina Sportiva-. La Reggina era più pronta ed è stata avvantaggiata mentalmente: sportivamente parlando erano morti e si sono ritrovati invece nuovamente in corsa. Noi siamo stati penalizzati: eravamo già in pullman per andare a Torre Annunziata ed invece è cambiato l’avversario e la gara è stata rinviata. Tutto questo caos comunque non ci giustifica, si doveva vincere lo stesso“.
L’indice accusatorio di Iuliano (20 presenze quest’anno con la maglia giallorossa), finisce col puntare il sistema calcio in generale. “Quello che è successo quest’anno con Savoia e Reggina- prosegue- mi era capitato invece soltanto quando organizzavo le partite a calcetto con gli amici, che all’ultimo mi dicevano: ragazzi, invece di giocare domani alle 19, ci vediamo dopodomani alle 20. Considero questi provvedimenti arrivati al 90esimo una sconfitta di tutta la Lega Pro. Anche il Bassano è stato beffato sul filo di lana dal Novara, che si è visto restituire in extremis i punti utili per festeggiare la promozione. Si è perso il vero spirito dello sport e si è trasformato il calcio in una barzelletta…”.
Ovviamente, anche da parte dell’estremo difensore nessun riferimento al fatto che il Savoia, avversario dei giallorossi fino al 21 maggio, fosse un club praticamente già fallito, e che il Messina nelle ultime 19 partite ha vinto soltanto una volta, contro una Salernitana che aveva appena finito di festeggiare la promozione in B…
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