Mentre la Reggina lotta disperatamente per garantirsi un futuro nel calcio professionistico attraverso l’ingresso di nuove figure societarie procede l’analisi del campionato appena trascorso. Ascoltato dalla Gazzetta del Sud, David Di Michele tesse le lodi di Francesco Salandria, centrocampista classe ’95 autentica rivelazione del torneo appena concluso.
Cosentino di origine (è nato a Trebisacce), “ma sono reggino doc, sono arrivato qui che avevo ancora 12 anni”, ci tiene a precisare lo stesso Salandria, è entrato nel cuore della tifoseria con una seconda metà di stagione da vera colonna amaranto che ha avuto il proprio apice nel doppio derby con il Messina in cui è stato –  a nostro avviso in entrambe le occasioni – il migliore in campo.
Ha colpito i tifosi Salandria ma anche i suoi compagni di squadra. Il parere, assai autorevole, è quello di David Di Michele. “Mi ha colpito per la semplicità e l’efficacia del suo gioco e per la personalità che ha esibito. Doti che a quell’età in Serie C sono difficili da trovare. Capisce al volo le situazioni anche delicate – assicura – è capace di spedire il pallone in tribuna quando siamo in difficoltà come allo stesso modo di amministrare con serenità e costruire nonostante le pressioni degli avversari che provano ad intimidirlo”.
Una vera investitura, quella di David Di Michele. “E’ un ragazzo serio, ha grande capacità di ascoltare con pazienza e umiltà , i consigli del tecnico e dei compagni più esperti”, e non solo. “E che carattere, il piede non lo tira mai indietro…”
Un futuro importante, quello che attende Ciccio Salandria. Nella speranza di tutto l’ambiente che possa essere ancora a tinte amaranto…
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