Una conferenza fiume per annunciare l’addio al Messina: Pietro Lo Monaco non sarà più il patron dei giallorossi, non sarà lui ad iscrivere eventualmente i peloritani al prossimo campionato. Nel suo incontro con la stampa, tuttavia, non risparmia una frecciata alla Reggina. La retrocessione è ancora troppo recente, il rammarico evidentemente non è ancora svanito. Anzi…
Prima un bilancio sulle motivazioni della debacle che non vanno ricercate sul piano tecnico ma su quello psicologico del gruppo giallorosso. “Penso che l’organico potesse salvarsi sul piano tecnico. Sul piano caratteriale non era nemmeno da Prima categoria. Hanno inciso la paura e l’impegno part-time di un allenatore che aveva fatto intravedere grandi cose”, riportano i colleghi di MessinaNelPallone.
I demeriti del Messina, dunque, ma le responsabilità ad avviso di Lo Monaco sono da trovare anche altrove. Ecco l’affondo sugli amaranto. “Sono stato tentato di non presentare la squadra contro la Reggina perché noi dovevamo giocare a Torre Annunziata – parole di Lo Monaco – un sistema folle ha permesso a squadre fallite di rinforzarsi anche durante l’anno. Loro venivano da tre retrocessioni nella stessa stagione sono sempre stati ripresi per i capelli. Noi non eravamo pronti per giocare partite del genere. Ma ciò non toglie che abbiamo fallito. Siamo retrocessi sul campo e mi auguro con tutto il cuore che la squadra il prossimo anno giochi in Lega Pro con chi subentrerà ”.
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