Un comunicato, quello pubblicato ieri dalla Lega Pro (LEGGI QUI) attraverso il quale si annunciava che i gironi resteranno tre e che sono destituite di ogni fondamento le notizie che vedono imminente una riforma dei campionati. Più che una macchinazione giornalistica, tuttavia, appare sempre più un’ipotesi plausibile alla luce dell’elevatissimo numero di realtà – settentrionali e meridionali – in evidenti e oggettive difficoltà economico-finanziarie.
Si allunga l’elenco delle società in bilico per l’iscrizione alla prossima Lega Pro C: l’Ischia è l’ottavo club (su 20, quasi la metà delle squadre aventi diritto all’iscrizione, LEGGI QUI) a rendere pubblica la mancanza di certezze in merito al completamento dei passaggi necessari per essere al via del prossimo campionato.
Un problema che si estende su tutta la penisola senza distinzioni geografiche. Il presidente della Pro Patria ha assicurato che non iscriverà la squadra indipendentemente dalla categoria, sul Monza pende un gigantesco debito, il Venezia dopo il ritorno tra i Pro sta affrontando una crisi che minaccia un nuovo fallimento. Questi sono solo esempi di un caos che mette in ginocchio il sistema.
La conta dei sopravvissuti arriverà il 30 giugno, ultima data per completare l’iscrizione. Fino ad allora, al di là dei comunicati ufficiali, certezze sulla prossima Lega Pro non ve ne potranno essere…
Commenti