Il migliore, nel giudizio di RNP, in entrambe le partite spareggio con il Messina. A prescindere dai giudizi, condivisibili o meno, Francesco Salandria ha disputato una seconda parte di stagione di altissimo livello risultando decisivo nell’ottenimento del risultato finale. Non solo le proprie qualità calcistiche ma anche l’ardore con il quale ha affrontato una situazione, quella della Reggina, diventata drammatica e la personalità con la quale ha vestito l’amaranto nonostante la giovane età l’hanno fatto entrare nel cuore della tifoseria.
Intervistato da Football Scouting, Salandria torna sul derby di Messina. “Ricorderò il 30 maggio 2015 come la mia prima vera battaglia vinta”, riassume. Gli fanno notare che, forse, lui è stato il calciatore amaranto a festeggiare con maggiore enfasi il successo sul prato del San Filippo. “Tutti i miei compagni erano felici del risultato ma certo per me è stato qualcosa di diverso: io sono un figlio del Sant’Agata essendo nato calcisticamente lì sin dall’età dei 12 anni. Sognavo di giocare al Granillo e in tutti questi anni il colore amaranto mi è entrato nelle vene e nel cuore. Anche se il mio futuro dovesse essere un giorno lontano da Reggio Calabria resterò per sempre legato a questi colori ma sopratutto ai tifosi perché mi hanno sempre trasmesso una carica eccezionale anche quando tutti ci davano per spacciati”.
Una vera e propria dichiarazione d’amore insomma. “Forse ho sentito questa partita più degli altri perché sono calabrese, cosentino di nascita ma reggino doc. Questa partita l’ho giocata con il cuore ed il sangue agli occhi. Questa salvezza è dedicata alla dirigenza e sopratutto ai nostri eccezionali tifosi”.
Ragazzo schietto, Salandria non si tira indietro rispetto ad una considerazione sulle varie guide tecniche che si sono succedute in questa stagione tribolata riconoscendo a Giacomo Tedesco un ruolo decisivo nel raggiungimento di un obiettivo vitale. “Con il suo arrivo è ritornato l’entusiasmo nello spogliatoio, la voglia di lavorare, lottare e scherzare. Il carattere estroverso del mister ci ha aiutato ad affrontare le partite con il sorriso e la serenità. Credo che molto probabilmente un arrivo anticipato ci avesse permesso di ottenere la salvezza diretta”.
Il livello delle sue prestazioni ha acceso i riflettori sul centrocampista amaranto anche da parte di club di serie B. “E’ un motivo di orgoglio per la mia crescita professionale. Ovviamente punto al salto di qualità, come ogni calciatore spera – riconosce con sincerità Salandria, che però sottolinea come la Reggina per lui non sarà mai una seconda scelta – nel caso dovesse rimanere a Reggio sarei onorato di continuare ad indossare questa meravigliosa maglia e dare tante soddisfazioni al popolo amaranto”.
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