“Benedetti quei gol di Insigne e Balistreri”, lo avrà pensato – ne siamo certi – il presidente Foti quest’oggi a Roma quando ha preso atto della nuova normativa che regolamenterà le domande di ripescaggio per i campionati professionistici.
* QUI la nuova normativa e le conseguenze del pronunciamento odierno
Secondo il nuovo regolamento, infatti, una squadra che vorrà ottenere un ripescaggio in una categoria superiore dovrà , all’atto dell’accettazione della propria domanda, produrre un bonifico di una somma variabile in base al campionato in questione (600 mila euro per la Lega Pro, 1,2 miloni per la B e 5 milioni per la A). Denaro a fondo perduto del quale non entrerà più in possesso ma che resterà a disposizione della Lega di competenza e, dunque, delle società ad essa iscritte.
Il successo nel derby-spareggio con il Messina ha permesso alla Reggina di assistere alla discussione nel merito da spettatrice solo relativamente interessata. L’onere, difatti, sarà nei confronti delle squadre al momento con un titolo valido per la Serie D e che, invece, richiederanno di esser nuovamente ammesse alla Lega Pro.
Qualora il Messina propendesse per questa soluzione, in sostanza, dovrebbe pagare 600.000 euro prim’ancora di tutti i restanti oneri (iscrizione, costi di gestione etc.). Somma che resterebbe nella disponibilità della Lega e delle società iscritte. Paradossalmente, dunque, seppure in minima parte e in via indiretta, il Messina dovrebbe pagare la stessa Reggina per ottenere la riammissione alla Lega Pro.
Anche questo vuol dire vincere, o perdere, il “derby del secolo”…
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