Il capitano è forse, tra tutti, l’emblema dell’impresa amaranto. Bruno Cirillo si gode lo storico successo e, intervistato da Alfredo Pedullà , torna sulla polemica innescata da un quotidiano nazionale che scriveva di una presunta aggressione ad uno steward. Sui fatti c’è già un comunicato ufficiale di smentita (LEGGI QUI) ma il centrale difensivo vuole ulteriormente tornare sull’accaduto. “Ho sfogliato i giornali e sono rimasto di sasso quando ho letto su un quotidiano nazionale che avrei aggredito uno steward. Preciso: non è vero. Potrei scherzare dicendo ‘per una volta che io non c’entro nulla…’. Ma c’è poco da scherzare, mi dispiace che vengano raccontate cose non vere, andrò fino in fondo. La verità è stata soltanto una: nel sottopassaggio c’è stato un parapiglia, la tensione era alle stelle, sono volate parole. Ma io non ho aggredito. Anzi qualcuno mi ha afferrato per il collo e non era uno steward… Chi legge sa a cosa mi riferisco, a fine partita quel signore mi ha chiesto scusa. Preferisco non andare oltre, ma vorrei anche che non si raccontassero falsità ”.
La chiusura è dedicata alla gioia per l’impresa. “Cosa mi resta del derby di ieri a Messina? Una felicità enorme, per la Reggina avrei fatto di tutto”.Â
Ciò che ha fatto è stato più che sufficiente. E’ stato decisivo. Onore al capitano, Bruno Cirillo.
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