Quella di oggi, con molta probabilità sarà l’ultima partita di Lillo Foti alla guida della Reggina. Un percorso intenso, per un bivio carico di adrenalina: mantenere il calcio professionistico, oppure cadere nel baratro dei dilettanti, in attesa di buone nuove dall’Australia e di un possibile ripescaggio. “E’ una partita molto particolare– spiega Foti ai microfoni del collega Lorenzo Vitto, che lo ha intervistato per conto della Gazzetta dello Sport-, vista l’alta posta in palio. La Reggina si è aggiudicata il primo confronto che ha voluto a tutti i costi, però ci aspettano altri novanta minuti da giocare“.
Uscire indenni da Messina, consentirebbe agli amaranto di cambiare volto ad un campionato pieno di difficoltà e delusioni, e questo Foti lo sa bene. “Abbiamo l’opportunità di riscattare una stagione non iniziata sotto i buoni auspici- prosegue- anche perché il derby sfugge ad ogni pronostico e questo, soprattutto, ha un significato particolare perché manda chi lo perde nel calcio dilettantistico. Mi aspetto una sfida con tanta lotta e correttezza sportiva in campo e sugli spalti“.
Dalla bolgia del San Filippo, si può uscire vincitori solamente lottando tutti insieme. “L’1-0 potrebbe bastare? Non pensiamo assolutamente di partire avvantaggiati. Abbiamo vinto solo il primo round e domani (oggi, ndr) ci sarà il secondo, anche perché uscire dal San Filippo sconfitti risulterebbe letale alla Reggina. Tutti i convocati dovranno sentirsi importanti. Faccio affidamento sull’intero gruppo e non sul singolo- conclude Foti- perché bisognerà esprimersi al massimo per uscire dal terreno di gioco del San Filippo con un punteggio positivo“.
Commenti