C’è modo e modo di accogliere una sconfitta. Seppur indiretta, seppure arrivata in un mercoledì feriale dalla sentenza di un tribunale sportivo. C’è anche modo e modo di leggere una sentenza, specie quando è definitiva e inappellabile dunque fondamento di giustizia poichè termine di un iter legale.
Si può dire che sia una vergogna, pur senza che sia chiaro su quali basi regga quest’affermazione, ed è quello che parte della stampa vicina al Savoia sta facendo, oppure accettare che – essendo la giustizia composta da più fasi e solo al termine dell’ultimo grado si può esprimere un giudizio (presunzione d’innocenza dovrebbe voler significare qualcosa…) – ieri la Reggina si è vista riconoscere l’annullamento di un torto precedentemente subito.
La giustizia – non la stampa reggina, o il club, o le presunte pressioni cui si è fatto spesso riferimento a Torre – ha stabilito che la Reggina ha agito nella legalità . Ragion per cui la penalizzazione che era stata inflitta dal secondo grado (non dal primo, come qualcuno ha scritto, che invece aveva accolto le motivazioni amaranto) altro non era che un torto cui è stato posto rimedio. E’ stata ristabilita, peraltro, la classifica del campo – cui a Torre sembra si siano particolarmente affezionati pur non avendo effettuato le corrette somme aritmetiche – che vedeva comunque la Reggina davanti ai bianchi.
E così, si assiste ad un’ennesima pagina, ad un ennesimo articolo polemico nei confronti della Reggina. Sulla traballante base della comparsa di una partita giocata dalla Reggina tra le gare oggetto di verifiche e pur in assenza di anche uno e uno soltanto dei tesserati o dirigenti amaranto tra gli indagati, SoloSavoia.it pubblica un editoriale con un titolo già eloquente. “Indagata la Reggina. Guardate un po’ chi deve fare i playout”.
Abbiamo già detto che nessuno in riva allo Stretto è indagato ma è bene –  a questo punto – rimarcarlo ulteriormente e andiamo oltre. Ecco cosa si legge nel corpo dell’articolo che, ve lo anticipiamo, più che ad un’analisi assomiglia ad un anatema scagliato contro gli amaranto.
Scrive SoloSavoia.it. ‘Chi è senza peccato scagli la prima pietra’.  Un destino amaro, da qui a poco, potrebbe coinvolgere la Reggina Calcio. L’esultanza di oggi (ieri, ndr) potrebbe trasformarsi ben presto nella disperazione di domani. Una vera e propria vittoria di ‘Pirro’ per i calabresi che ben presto potrebbero sentir bussare nella propria sede di Sant’Agata gli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. E’ del primo pomeriggio (di ieri, ndr) la notizia che vede ampliarsi ad altre squadre lo scandalo del calcioscommesse. Altre due gare sono finite sotto la lente degli inquirenti: Reggina-Benevento del 29 novembre 2014 terminata 0-2 per gli ospiti e di Salernitana-Messina dello scorso 21 dicembre, terminata 1-0 per i padroni di casa. Non appena la Guardia di Finanza avrà consegnato l’incartamento al Procuratore Capo di Catanzaro, la documentazione sarà trasferita alla Procura Federale presso la F.I.G.C. con Palazzi già pronto a fare ‘piazza pulita’ dell’ennesimo scandalo all’italiana. Insomma, il Coni ha ‘regalato’ i play out alla Reggina, la giustizia ‘vera’ potrebbe riportare gli amaranto tra i Dilettanti”.Â
Difficile commentare oltre, aggiungiamo noi…
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