Li si potrebbe anche mettere in campo, con un abbottonato 5-4-1: Facchin in porta, linea difensiva composta da Bernardi e Contessa esterni e terzetto Lucioni-Giosa-Marino centrale. Sulle ali Nardini e Melara, in mezzo Castiglia e Bombagi. Campagnacci unico riferimento avanzato. Sono gli 11 ex amaranto che hanno disputato i playoff promozione della Lega Pro che nel weekend appena concluso hanno conosciuto il primo turno: 8 squadre in lizza per un solo posto utile alla B e subito le prime eliminazioni eccellenti.
La pattuglia degli ex ha vissuto da protagonista la post-season, 10 su 11 hanno infatti iniziato le gare da titolari ed il solo Campagnacci è subentrato nel corso del secondo tempo. Alcuni di loro sono risultati anche decisivi, chi in positivo e chi in negativo.
Ecco il resoconto completo.Â
BENEVENTO-COMO 1-2: 51′ Mazzeo (B), 60′ Ganz, 90′ Ganz (C)
Castiglia (Como): Trasferimento ai lariani a gennaio e seconda metà di stagione da vero protagonista: Ivan Castiglia è rinato con la maglia del Como e anche nella trasferta di Benevento si è segnalato tra i migliori in campo.
Giosa (Como): Come Ivan Castiglia anche Antonello Giosa sta conoscendo un grande rilancio sulle rive del Lago. Riferimento difensivo, è stato tra i migliori difensori dell’intera Lega Pro. Baluardo anche nel Sannio, il prodotto del settore giovanile della Reggina ha condotto i suoi alle semifinali.
Melara (Benevento): Capitano sfortunato. Gioca una grande partita, è decisivo nel gol di Mazzeo (firma l’assist) che sembrava aver incanalato il match. Poi deve fare i conti con l’ennesimo doloroso epilogo dell’ennesima stagione buttata via dal Benevento che non riesce a far seguire i risultati agli enormi investimenti fatti negli ultimi anni.
Campagnacci (Benevento): Entra a 12′ dal termine quanto il risultato è sull’1-1 ed è facile immaginare l’appendice dei supplementari. Al minuto 90, invece, Ganz trova l’incertezza di Piscitelli e firma il sorpasso del Como. Non ha tempo di incidere sull’incontro.
Lucioni (Benevento): Ha, probabilmente, un record assoluto nei campionati professionistici: quello dei “legni” colpiti. Pochi, infatti, possono contare una tale quantità di pali e traverse che gli hanno negato la gioia del gol. E’ successo tante volte in amaranto, succede ancora nella semifinale con il suo Benevento: una sua splendida incornata viene fermata dal montante. Sarebbe stato il gol qualificazione…
MATERA-PAVIA 2-1: 56′ Marchi (P), 76′ Pagliarini, 120′ Pagliarini (M)
Bernardi (Matera): Mister Auteri lo rilancia, un po’ a sorpresa, titolare nel suo 4-2-3-1 scelto per la partita dell’anno. Ripaga con una partita di carattere e sacrificio, corsa instancabile per tutti i 120′.
Facchin (Pavia): Lo piega una doppietta di Pagliarini che prima raddrizza il punteggio portando l’incontro ai supplementari e poi batte l’ex portiere amaranto con un piatto destro sul primo palo all’ultimo minuto di gioco (120′) per un epilogo drammatico.
Marino (Pavia): Gioca una buona gara ma partecipa alla dormita generale della difesa del Pavia in occasione del raddoppio lucano a tempo scaduto quando Pagliarini è clamorosamente libero in area per il gol che decide il confronto.
ASCOLI-REGGIANA 2-4: 10′ Bruccini (R), 16′ Pelegatti (A), 84′ Mustacchio (A), 90′ Spanò (R), 105′ Ruopolo (R), 110′ Giannone (R)
Nardini (Ascoli): Che peccato, Ascoli. Una stagione vissuta quasi costantemente in cima alla classifica, poi la seconda piazza e l’accesso ai playoff. Il Del Duca ribolle di passione ma il Picchio va incontro ad una giornata maledetta. Finisce in 8 con tante decisioni arbitrali quantomeno discutibili e la Reggiana la fa fuori. Lacrime per l’ex esterno amaranto che non riesce ad evitare la beffa.
BASSANO-JUVE STABIA 6-5 d.c.r. (1-1): 20′ Davì (B), 23′ Bombagi (JS)
Contessa (Juve Stabia): Si ferma a Bassano del Grappa la corsa della Juve Stabia e la più che buona stagione disputata da Sergio Contessa. Il terzino, quasi una meteora con la Reggina, si è imposto con le Vespe come certo riferimento del pacchetto arretrato.
Bombagi (Juve Stabia): Le lacrime più dolorose tra tutti gli ex amaranto sono le sue. E’ lui, infatti, prima a riportare in gara i campani con un colpo di testa bello quanto inusuale per lui e poi a fallire il calcio di rigore decisivo determinando, così, l’eliminazione della Juve Stabia…
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