Da colonna amaranto, in campo, a tecnico di una Reggina ormai spacciata. Poi, in virtù delle due vittorie colte durante la sua gestione, ancora appesa a un filo: Giacomo Tedesco, dopo un brillante percorso alla Berretti, è stato chiamato al capezzale della prima squadra. La sconfitta, rocambolesca, a Foggia e poi il doppio successo su Catanzaro e Martina. Non è bastato per accedere ai playout direttamente, ma resta viva la speranza nella decisione del CONI che potrebbe permettere il sorpasso sul Savoia. “Sono molto fiducioso – confida Tedesco quest’oggi alla Gazzetta del Sud – la squadra riprende gli allenamenti proprio perchè vuole arrivare preparata all’eventuale doppia sfida con il Messina”.
Avrebbe timore – gli viene chiesto – nell’affrontare i rivali di sempre nello spareggio? La risposta di Giacomo Tedesco alla domanda del collega Licordari è sintomatica del profilo dell’attuale tecnico della Reggina. “Assolutamente no –  assicura – sarebbe una doppia sfida bellissima, la squadra è motivata e lo ha dimostrato nelle ultime settimane. Se il CONI, com’è giusto, ridurrà la penalizzazione i ragazzi saranno prontissimi ad affrontare il Messina e sarebbe uno stimolo in più per noi a vincere la sfida”. Non solo, la memoria di Tedesco vola ai trascorsi con la Reggina in Serie A. “So cosa vuol dire affrontare il Messina e farlo retrocedere ma soprattutto so il valore che avrebbe questa sfida per la nostra tifoseria e per la città di Reggio”.
Ci sono rimpianti per l’essere arrivato, forse, troppo tardi alla guida degli amaranto a sole tre giornate dal termine e con la retrocessione pressochè certa? Sempre sincero, Tedesco. “Con il senno di poi forse sì. Qualche rimpianto c’è alla luce dei risultati conquistati dalla squadra dal mio arrivo. Sarebbe bastato che fossi arrivato prima dello scontro diretto con il Savoia, che era fondamentale per noi, per portare i ragazzi direttamente ai playout”.
Questo il Tedesco-pensiero. Ma non chiedetegli se si aspetta di restare sulla panchina amaranto nella prossima stagione. “Vedremo cosa succederà con i playout e poi eventualmente ne parleremo”.
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