Il conto alla rovescia verso la sfida decisiva è cominciato. Il Bocale è pronto a scendere in campo a Taurianova con in testa un solo imperativo categorico: VINCERE. Al “Battaglia”, la Taurianovese e i biancorossi daranno vita a quello che, di fatto, è diventato un playout anticipato, con il vincitore in salvo e lo sconfitto costretto ad un ulteriore spareggio. Elevate sono anche le possibilità , in caso di parità , che le due squadre si ritrovino a duellare nuovamente tra loro, questa volta in una sfida senza appello.
Per il Bocale un successo consentirebbe di apporre la parola ‘FINE’ al film di questa travagliata stagione, partita con ben altri obiettivi rispetto ad una sofferta lotta-salvezza. Un’annata irta di ostacoli passata attraverso infortuni gravi, vittorie mancate e vicende extra-calcistiche.
Capitolo infortuni: mister Lo Gatto ha fatto i salti mortali per tutta la stagione per poter schierare una formazione competitiva ogni settimana; indisponibili, momentanei o lungodegenti, hanno costantemente infoltito l’infermeria, privando di fatto la squadra di un ‘undici’ base per gran parte del campionato. Basti pensare che il tecnico ha mandato in campo 30 diversi elementi nell’arco della stagione, tra calciatori passati solo per un breve frangente (vedi Cissé e Bugatti) e indisponibili causa lunghi infortuni (Laurendi, Borghetto, Scilipoti, Cogliandro e Leonardi solo per citarne alcuni). Lo Gatto è stato costretto a fare di necessità virtù, sfruttando per l’emergenza quello che è sempre stato il punto di forza della sua squadra: la duttilità dei suoi ragazzi, l’abilità nel poter giocare in più ruoli. I vari Audino, Quattrone, Romeo, Anghel, Moreno hanno più volte occupato posizioni in campo diverse dalle loro abitudini, mostrando sempre grande impegno e spirito di abnegazione.
Se i biancorossi si trovano costretti a giocarsi la salvezza nelle battute conclusive del torneo, non è certo per un gioco latente o mancanza di solidità difensiva. Tutt’altro: il gioco del Bocale ha una sua chiara impronta, frutto del lavoro attento del mister, spesso in grado di dare spettacolo e capace di mettere alle corde qualunque avversario, comprese squadre di grande qualità quali Palmese e Vibonese; la fase difensiva di Cucinotti e compagni ha sfiorato in molte occasioni la perfezione, lasciando agli avversari di turno solo le briciole. Il vero problema del Bocale è stata invece la fase realizzativa, con partite dominate in lungo e in largo, avversari all’angolo in attesa del KO, che però non arrivava nonostante una quantità enorme di occasioni da rete. Tra imprecisione sotto porta in alcuni casi, mancanza di freddezza in altri e l’ombra incombente della malasorte sulle numerose conclusioni finite contro pali e traverse, il bottino di reti per Saviano e compagni in questa stagione è stato abbastanza magro. E i ben 15 pareggi ottenuti sono la beffarda conseguenza di questa astinenza finalizzativa. Molti di questi pareggi avrebbero potuto e dovuto trasformarsi in vittorie ampiamente meritate per ciò che il campo aveva mostrato. Punti che mancano in classifica, punti che pesano sulla stagione del Bocale.
Una stagione da incubo finora, al quale è stata messa la ciliegina dal Giudice Sportivo che ha inflitto una lunga squalifica al Presidente Onorario del club Filippo Cogliandro. Nei prossimi mesi si conoscerà l’esito del ricorso che il Bocale ha inoltrato contro il Daspo comminato ai danni del suo dirigente, che intanto però non potrà seguire e sostenere i suoi ragazzi nell’ultima, decisiva, trasferta pianigiana.
Un lieto fine è quello che tutti si augurano in casa biancorossa, per mandare in archivio una stagione con troppi bassi e pochi alti. Un ‘happy ending’ che squadra e società , per la qualità del gioco espresso, l’impegno e la dedizione con cui hanno lavorato, meritano senza ombra di dubbio.
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