A Salerno una prova importante, ma non utile ai fini della classifica. L’analisi odierna della Gazzetta del Sud, in merito alla difficilissima situazione della Reggina, parte proprio dalla gara dell’Arechi.  “…E’ anche sfortunata, la Reggina nell’occasione: domina, sciupa, conquista uno striminzito vantaggio ma poi, in pochi minuti, si smarrisce e va sotto- si legge nell’articolo a firma del collega Arnaldo Cambareri- . Come all’Arechi, appuntp. Il tiro del ‘sabato’ di Moro e poi il regalo nell’occasione del vantaggio granata. Bel primo tempo dunque: gol divorati e alla fine niente in mano se non il fantasma della D che si avvicina a grandi passi. Alberti esalta la prova dei suoi uomini. Encomiabile anche lui per la difesa della squadra ma, quando si vanno a fare i conti finali, ci si ritrova con quella classifica e con il rammarico di aver perduto per i soliti errori“.
L’impervia strada verso la salvezza, non passa solo dal campo. “Momento delicatissimo- prosegue Cambareri-  per una squadra che porta addosso anche i grossi problemi della società appesantita dai tanti errori commessi. Errori che hanno implicato una pioggia di penalizzazioni che non si sa quando finiranno e se finiranno. Senza voler giustificare la squadra è scontato che giocare con animo leggero in questa situazione, non è affatto facile. Ci vogliono davvero spalle solide. Insomma: conquistare 6 punti in due gare e vederne solo 3 non è confortante specie se si ha quella classifica. E non si vede come ci si possa allontanare da questa situazione che rimane ancora ricca di incognite. Gli incubi della penalizzazione rimangono e non sono solo un brutto ricordo. L’ultima mazzata cancella le piccole conquiste fatte. E quando manca così poco al termine bisogna solo sperare di evitare l’ultima posizione e gufare perché le altre squadre come le stesse Ischia e Savoia vengano penalizzate e non facciano più risultati positivi...”.
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