“Ci siamo stancati di parlare a vuoto ed essere presi per pazzi dalla Lega e dalla Federazione, che non fanno nulla. A questo punto intervenga la magistratura”. Così Francesco Baranga, segretario generale di Federbet, associazione specializzata che monitora i flussi di scommesse sugli eventi sportivi. Tante le anomalie riscontrate, oggettive a suo modo di vedere. “Hanno ripreso alla grande: il campionato di Lega Pro è falsato dalle scommesse”, ha sentenziato in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano.
Sono sei le partite interessate, “tutte combinate in maniera indiscutibile”, dalla denuncia – annuncia il portale online del quotidiano – ma il caso più clamoroso è legato a Pro Patria-Pavia. Questo il resoconto, illustrato da Baranga, del match del girone A dello scorso gennaio terminato 2-3. “Ci sono numeri mostruosi: la quota per l’1 parziale/2 finale (padroni di casa in vantaggio nel primo tempo, ospiti vincitori al 90’, ndr) è crollata da 31 ad appena 5 a 1. Una quotazione ridicola per questo genere di puntata”. Pronostico perfettamente rispettato dal tabellino del match: gol del Pavia al 24’, immediato pareggio della Pro Patria e vantaggio verso la fine del primo tempo; poi nella ripresa il ribaltone nel giro di cinque minuti, che vale il successo degli ospiti. “Basta vedere le immagini e l’andamento della gara per rendersi conto che qualcosa non va: le due squadre hanno un atteggiamento completamente diverso fra un tempo e l’altro”, spiega Baranga.
L’ultima segnalazione di flussi anomali, peraltro, risale solo a pochi giorni fa: Martina Franca-Barletta. Ma in questa occasione il risultato (0-1 per gli ospiti) non ha combaciato con il traffico di puntate registrato sul pareggio. Al momento, dunque, quanto riportato da Federbet resta tutto da dimostrare e non può valere quale prova di un andamento irregolare della stagione.
Tuttavia, valutata l’assoluta attendibilità dell’organo che ha avanzato i sospetti, saranno necessarie e doverose ulteriori verifiche. La chiusura dell’intervista del Fatto al segretario generale Baranga è enigmatica e, per certi versi, assai significativa. “Potrebbero querelarci per quanto detto? E’ cio che speriamo. Così sarebbero obbligati a fare delle indagini. Ma fin qui non l’ha mai fatto nessuno, chissà perché…”.
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