Sono tantissimi i doppi ex di Salernitana e Reggina, una sfida di grande tradizione, una classica del Sud che vede ha visto spesso incrociare i destini delle due realtà. Intervistato dal quotidiano “La Città”, Franco Colomba ripercorre la sua esperienza in Campania e quella di Reggio Calabria presentando così l’attesa sfida di sabato. “La Salernitana mi ha dato emozioni forti nel 1995 in B e poi mi ha cacciato l’anno dopo. L’esonero fu una scelta subita a malincuore, che ritenevo immeritata perché la squadra era stata smembrata. A Reggio, nel ’97, mi sono rifatto con gli interessi: il quinto posto conquistato fu la spinta per la mia prima panca in A col Vicenza”.
Una partita che, nonostante si affrontino la prima e l’ultima della classe, con il conseguente, abissale vantaggio tecnico dei campani di Menichini, sfugge ai pronostici. “La differenza di valori ci sarà a favore dei granata ma a poche partite dalla fine conta pure l’aspetto mentale – assicura Colomba – la Salernitana ha tutto da perdere, la Reggina giocherà con la forza della disperazione. Al di là del bel gemellaggio che si rinnova sugli spalti, in campo mi aspetto una partita tesa, nervosa”.
I ricordi della sua esperienza in amaranto sono vivi nella sua memoria, come in quella della tifoseria della Reggina – del resto – che lo ha omaggiato con grande affetto anche nei suoi recenti ritorni da avversario al Granillo. “A Reggio Calabria 5 anni speciali: la valorizzazione di Pirlo e Baronio, unita poi all’immediato ritorno in A dopo la retrocessione, sono state le soddisfazioni più grandi”.
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