La sua storia, il suo percorso umano e professionale parla per lui, tracciando il profilo di un grande dirigente sportivo e di un uomo oggettivamente innamorato della squadra della sua città . Mimmo Praticò è stato a lungo nei quadri dirigenziali della Reggina, ricoprendo molteplici incarichi durante il periodo d’oro del club dello Stretto. Nel momento più difficile, mentre la squadra è ad un passo dal precipitare in D, è tornato vicino alla Reggina, seguendola anche nella vittoriosa trasferta di Aversa. Lo stesso presidente Foti, nel corso dell’intervista a RTV, gli ha riconosciuto, e pubblicamente rivolto un ringraziamento, di esser stato l’unico ad interessarsi davvero delle problematiche amaranto.
Oggi, sulle colonne della Gazzetta del Sud, Mimmo Praticò racconta, “il momento è molto delicato ma dobbiamo uscirne fuori tutti insieme. La Reggina non può retrocedere in D, invito la città a stringersi intorno agli amaranto”.
Sul suo riavvicinamento, è chiaro. “Al cuor non si comanda, io sono a disposizione e potrei mettere al servizio della Reggina l’esperienza maturata in questi anni nello sport. Se mi sarà chiesto un aiuto, non in termini economici, non mi tirerò indietro. In passato ho rivolto alla società alcune critiche costruttive in merito a determinate situazioni per le quali non ero d’accordo. Oggi dico agli imprenditori interessati alla Reggina di farsi avanti subito, di non aspettare giugno”.
E ancora, un monito alla società . “E’ necessario che i dirigenti a fine anno parlino chiaro alla città , anche attraverso i numeri, informando tutti dei programmi possibili per la prossima stagione. E’ arrivato il momento – conclude il presidente del Coni Calabria – di giocare davvero a carte scoperte”.
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