Corsa e piedi buoni lo hanno portato ben presto sotto la luce dei riflettori, fino alla convocazione nella rappresentativa di B. Lorenzo Laverone, intervenuto in esclusiva sul sito ufficiale della Reggina (www.regginacalcio.com), si dice felice dell’esperienza intrapresa, e spera che il percorso tracciato fin qui gli permetta di non essere una meteora del calcio a tinte azzurre. “E’ stata una bella esperienza– dichiara- perché fa sempre piacere essere convocato in una rappresentativa come quella di B. Erano presenti tanti altri ragazzi dell’’88, dell’’89 e del ‘90, che hanno preso parte a questo torneo. Ci siamo allenati e abbiamo fatto una partitella tra di noi. È stato lanciato un nuovo progetto, che credo faccia riferimento ad esperienze internazionali insieme ad altre rappresentative. La speranza, ovviamente, è quella di essere convocato altre volte. Un giocatore che, su tutti, mi ha impressionato, è Immobile del Grosseto”.
Un vivaio amaranto di prim’ordine, visto che tra i borsoni e gli scarpini Sant’Agata, sono venute fuori personalità non indifferenti, come quella di Rizzo:”Beppe è stato convocato nuovamente nell’Under 21, ed è normale che per lui sia una grande soddisfazione. In questa squadra ci sono tanti giocatori bravi, anche se qualcuno è fuori quota per uno-due anni. Il parco di giovani attuale, verrà sicuramente valorizzato dalla società”.
Il giovane esterno, ritorna poi sulla beffa di venerdì, nel match contro il Padova: “Sicuramente c’è dispiacere e un pizzico di nervosismo, per la beffa finale. È la seconda partita di fila che prendiamo gol negli ultimi minuti: sia contro il Piacenza, che contro il Padova, potevamo avere qualche punto in più. Sono punti pesanti, ma speriamo che, in futuro, non dovremo rimpiangerli. Per arrivare alla vittoria dobbiamo aspettare e lavorare come sempre: questo periodo finirà”.
Si torna a parlare, poi, della partenza del capitano. Ma, a questa squadra, manca un uomo con le caratteristiche di Missiroli? “Simone è stato sostituito da giocatori che hanno caratteristiche diverse da lui: questo è innegabile. Penso che, comunque, la squadra giri anche senza di lui, perché le sue caratteristiche fondamentali possono essere sostituite da giocatori in organico”. Una considerazione anche sulla prossima trasferta di Modena: “La vittoria, anche a livello psicologico, cambierebbe tante cose. Speriamo, dunque, che arrivi già sabato, nella partita contro il Modena. Ovviamente loro non sono quelli dell’andata, quando già nel primo tempo ci permisero di chiudere la pratica con quattro gol di scarto. Ci aspetta una partita difficile, come del resto lo saranno tutte, da qui alla fine dell’anno. Puntiamo sempre al massimo, perché dobbiamo ritrovare questa vittoria”.
E tra palloni e rete, c’è anche un ragazzo che si impegna nello studio. Caratteristica, questa, tipica della truppa amaranto. Sia Laverone che Puggioni, infatti, ambiscono al titolo di dottore: “Ho fatto un esame sia ieri che oggi, perché voglio portare avanti lo studio, in un percorso intrapreso già quattro anni fa. Anche se è difficile conciliare calcio e studio, voglio arrivare fino alla fine. Credo che sia lo stesso obbiettivo di Christian. Speriamo, tra uno o due anni, di raggiungere l’obbiettivo prefissato”. In bocca al lupo allora, per tutte e due le carriere…
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it
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