L’Atalanta è al comando da sola, mentre la classifica si accorgia sempre di più, facendo diventare la zona playoff una bolgia dantesca. In mezzo, metteteci pure la nuova crisi del Toro. Questi i principali temi emersi dopo la quarta di ritorno: un turno che, in perfetto “stile serie B”, non ha certo lesinato clamorose sorprese.
INSEPARABILE TRIO- Guido Marilungo, acquisto boom del mercato invernale atalantino, segna il suo primo gol cadetto e consegna agli orobici altri 3 punti pesantissimi contro un Pescara che anche a Bergamo ha fatto capire di essere un osso duro per chiunque. La crisi? La panchina di Colantuono a rischio? E chi se ne ricorda più. A compiere il mezzo passo falso invece è il Siena, che dopo l’abbuffata di gol contro il Livorno, a Cittadella viene ingabbiato sullo 0-0: demerito della scarsa precisione dell’attacco bianconero, ma anche merito di Villanova,il quale sul tiro di Reginaldo compie una parata che vale quanto un gol. In coabitazione con i toscani, al secondo posto rispunta il Novara, corsaro sul campo del Grosseto. In attesa di trasferirsi al Palermo, Gonzales torna a fare il fenomeno: l’argentino entra dalla panchina, e soltanto 8 minuti più tardi stende il Grosseto, interrompendo così la “cura Serena”, che aveva portato i maremmani a conquistare 9 punti in 3 partite.
QUARTO INCOMODO- No, il Varese non è una meteora, e se continua di questo passo sarà davvero l’unica compagine in grado di mettere a repentaglio la corsa delle prime tre. Ne sa qualcosa l’Albinoleffe, caduto sotto i colpi della micidiale banda Sannino: Ebagua, Carrozza e Pugliese, tanti saluti ai cugini, e derby in cassaforte già nel primo tempo.
PROFONDO GRANATA- Pagano, Antenucci, Gabionetta, Cavanda. Un altro mercato sontuoso, un altro sforzo economico, un altro…flop. Il Toro fa una figuraccia contro il Sassuolo, e consente ai neroverdi di espugnare con pieno merito l’Olimpico. Il solito Bianchi stavolta non basta, di fronte ad una involuzione che adesso riguarda anche il gioco. Insulti, fischi, contestazioni: i granata sono alle corde, e il derby di Novara per Lerda sarà l’ultima prova d’appello.
TE LO DO IO IL FATTORE CAMPO… – I colpacci di Empoli, Frosinone e Vicenza, aggiunti a quelli di Novara e Sassuolo, fanno si che nel bilancio della giornata le vittorie esterne (5) superino di gran lunga quelle interne (3). I toscani sono vicinissimi a tornare la squadra rivelazione ammirata fino a Novembre, grazie soprattutto ad un Coralli inarrestabile: forse si è parlato troppo poco di questo attaccante, che da 2 anni staziona nelle primissime posizioni della classifica marcatori. Per saperne di più, chiedere anche alla malcapitata Triestina, scivolata all’ultimo posto insieme al Frosinone. A differenza dei giuliani però, i ciociari hanno tutto il diritto di far festa: sul campo del Portogruaro, De Maio non fallisce il (dubbio) rigore della vita, e a 9′ dalla fine consegna ai gialloblù una vittoria che mancava da oltre 3 mesi, la prima della gestione Campilongo. Chiude la sagra del blitz, il Vicenza: in casa di un Livorno irriconoscibile, i biancorossi tornano prepotentemente in corsa per i playoff, e mettono a serio rischio la permaneza in amaranto di Bepi Pillon.
IRRIDUCIBILI- Padova, Modena e Ascoli, ovvero tre squadre nel cui dizionario è scritto “vietato mollare”. I biancoscudati nell’anticipo di Reggio si ritrovano sotto immeritatamente, ed allora testa bassa e tutti in attacco, finchè Vantaggiato trova il pareggio (sob!) al minuto 93, con un tiro molto simile alla più perfida delle carambole da biliardo. Reazione d’autore anche per il Modena, che gioca meglio de Crotone, ma è costretto ad inseguire a lungo dpo il beffardo autogol di Rullo. Una mazzata da ko, senonché a rimettere tutto a posto ci pensa Greco, che a 16′ dalla fine mette dentro il suo primo gol in maglia gialloblù. Infine, standing ovation per l’Ascoli: nonostante le continue penalizzazioni in classifica e una società in vendita che non trova acquirenti, i ragazzi di Castori stendono il Piacenza. Roba da copertina del libro cuore…
LA CHICCA– Le splendide punizioni di De Falco e Cristiano meritano senz’altro i più sinceri complimenti, ma la chicca della settimana è dell’ex Reggina Carlos Carmona. Mentre i suoi avversari diretti sono intenti a guardare le nuvole, il cileno batte una punizione a sorpresa, e si inventa un assist di quasi 50 metri, che mette Ardemagni nelle condizioni di presentarsi a tu per tu con Pinna. Il primo gol di “mister 5 milioni”, è tutto merito della genialata del compagno.
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
(foto tratta da zimbio.com)
{arisexylightbox moduleId=”135″}{/arisexylightbox}
Commenti