E’ il momento decisivo della stagione. Se la Reggina con un avvio più che incoraggiante di 2015 è riuscita a guadagnarsi la speranza di poter credere nuovamente al mantenimento della categoria che appariva compromesso dopo il girone d’andata, la strada verso la salvezza è ancora lunga, difficile e tutt’altro che sicura.
Dodici partite ancora, appunto. Sei al Granillo, altrettante lontane da Reggio Calabria.
In trasferta gli uomini di Alberti dovranno far visita, oltre che a Lupa, Aversa e Martina (ultima giornata) a corazzate quali Benevento, Salernitana e Foggia, ma è in casa che la Reggina giocherà gran parte delle proprie fiches al tavolo della salvezza.
Superato l’ostacolo Matera, squadra di ottima levatura e attualmente ad un solo punto dai playoff, poi una serie di scontri diretti decisivi. Nell’ordine, di scena al Granillo Vigor Lamezia, Melfi, Ischia e Savoia, poi il Catanzaro nell’ultima partita interna con le aquile che potrebbero ragionevolmente aver già compromesso l’obiettivo playoff.
Il calendario pone gli amaranto di fronte al bivio: per credere nei sogni bisogna accelerare. La missione non potrà che essere invertire un trend imbarazzante in trasferta (una vittoria a Pagani a settembre, due pareggi e solo sconfitte nei restanti incontri) e far valere il fattore Granillo negli incontri in riva allo Stretto dove saranno di scena tutte le dirette concorrenti per la salvezza. Peraltro, tutte in vantaggio negli scontri diretti a causa delle sciagurate sconfitte maturate all’andata…
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