Per la storia della Reggina, quello di Piacenza è un campo decisamente amico: in terra biancorossa infatti, gli amaranto sono sempre usciti imbattuti per quanto riguarda il campionato, subendo solamente una sconfitta “indolore” in coppa Italia.
Il primo atto, è datato 26 Ottobre 1969 (serie B) Un esordio dolcissimo, che vede i ragazzi di Galbiati espugnare Piacenza col risultato di 0-3, ottenendo la prima vittoria esterna della stagione, grazie alle reti di Perrucconi, Pirola e Toschi. A fine anno, la Reggina concluderà con un brillante sesto posto, mentre gli emiliani, finiti in penultima posizione, retrocederanno in C1.
Per rivedere ancora i colori amaranto di scena al Garilli, bisognerà attendere quasi 20 anni. La sfida, è ospitata nuovamente in B: i biancorossi di Perotti (subentrato a Catuzzi) sono ormai avviati verso una nuova retrocessione, mentre la compagine di Scala, al ritorno in serie cadetta dopo 14 anni d’assenza, sta disputando un torneo sopra le righe. Attrice e compagni passano con un gol di Raggi dopo soli 9 minuti, e tengono in scacco gli avversari per gran parte del match, sfiorando ripetutamente il raddoppio. Finisce 0-1: sarà la prima di 3 vittorie esterne consecutive (Taranto e Catanzaro le altre due), che lanceranno gli amaranto verso la conquista di una incredibile promozione in A, svanita solo dopo l’amarissimo spareggio di Pescara.
Terzo e quarto atto arrivano dopo altri 11 anni di stop. Piacenza e Reggina incrociano nuovamente i loro destini nel 99-2000, prima per il ritorno del 2° turno di coppa Italia, e poi per la 4^ di ritorno del campionato di A. In coppa l’undici di Colomba scende in campo con parecchie seconde linee, rinunciando all’inizio a gente del calibro di Stovini, Baronio, Pirlo e Kallon. Colpita a freddo da Rizzitelli, la Reggina inserisce i suoi “pezzi da 90” nella ripresa, ma dopo aver fallito due ghiotte occasioni con Reggine Possanzini, subisce il raddoppio dei locali, che ottengono il 2-0 con un rigore di Gautieri e, in virtù dello 0-0 dell’andata, passano il turno. Tutta un’altra storia invece, per quel che concerne il campionato: il Piacenza si ritrova ancora una volta a recitare lo scomodo ruolo di fanalino di coda, e sulla panchina emiliana non c’è più Simoni, esonerato e sostituito da Bernazzani (calciatore amaranto nella sfortunata stagione 90-91). Colomba stavolta schiera il miglior 11 possibile, e imbriglia l’avversario: il match ad onor di cronaca è davvero brutto, e nell’unico vero brivido dei 90 minuti, ci pensa Taibi a sfoderare una gran parata su Lamacchi, salvando lo 0-0 (nella foto, i supporters reggini presenti quel giorno).
Se il pari del 2000 si rivelò prezioso, quello del 2002-2003 (sempre in massima serie) sarà assolutamente decisivo. Alla fine mancano solo 2 giornate, e la Reggina si presenta al Garilli con l’acqua alla gola, dopo la rocambolesca sconfitta interna col Roma. Il Piacenza (manco a dirlo!), è invece già spacciato, ma la truppa di Gigi Cagni, subentrato ad Agostinelli, non vuole condere sconti a nessuno. I padroni di casa si gettano tutti in avanti alla ricerca del successo, ma al 67′ ci pensa Di Michele a far esplodere i 3.000 reggini al seguito, girando alle spalle d Guardalben dopo la deviazione di Bonazzoli. Sembra fatta, ma nello spazio di 3 minuti Hubner getta nella disperazione Vargas getta nela disperazione la “banda De Canio”, prima pareggiando e poi portando avanti i suoi. Nel finale al cardiopalma, c’è però ancora posto per la zampata vincente di Mozart, che sugli sviluppi di un corner trova il corridoio giusto per il 2-2. Battendo Juve e Bologna nelle restanti due giornate, la Reggina si guadagnerà lo spareggio con l’Atalanta. Tutti sappiamo come andò a finire…
Ultimo precedente, la scorsa stagione, nel posticipo della 28esima giornata. Lo scontro salvezza tra la compagine dell’ex Ficcadenti e quella di Roberto Breda regala più sbadigli che emozioni, e anche se c’è da registrare il clamoroso gol che Moscardelli si divora nella ripresa, lo 0-0 finale è la logica conseguenza di quanto visto nei 90 minuti. La vera sorpresa? Il Piacenza, a fine stagione, stavolta sin salverà…
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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