Riceviamo e pubblichiamo quanto inviatoci dallo Sporting Ravagnese,
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all’indomani della pesante sconfitta contro il Real Rosalì. Pur riconoscendo le proprie difficoltà , lo Sporting, tramite il suo President, chiede maggiore rispetto ed attenzione da parte della classe arbitrale.
* La foto in questione, si riferisce ad una formazione dello scorso anno.
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“Spett.le redazione di reggio nel pallone, scrivo nella qualità di presidente dello Sporting Ravagnese. Sino ad ora la società ha sempre taciuto dinnanzi alle palesi ingiustizie perpetrate ai suoi danni ma a questo punto è necessario spendere due parole sugli arbitri. Non si può negare che lo sporting ha affrontato un inizio campionato molto difficile a causa di alcuni contrasti sorti tra i dirigenti e i giocatori, contrasti che hanno certamente determinato un indebolimento dell’organico, ma se a questo aggiungiamo che sino ad ora gli arbitraggi sono sempre stati a sfavore della mia squadra penalizzando anche quel poco che i ragazzi riuscivano a fare ogni domenica allora è facile comprendere le ragioni dell’ultimo posto in classifica. Con questo non voglio giustificare i risultati che sono palesi, ma certamnente non saremmo ultimi in classifica se gli arbitri non avessero preso decisioni certamente sbagliate e discutibili. Forse avrei dovuto invitare i ragazzi a protestare ad indignarsi anche i n campo come noi lo facevamo fuori ed invece ho sempre cercato di far capire loro che prima di ogni cosa viene il rispetto per gli altri anche davanti ad un ingiustizia. OggiAggiungi un appuntamento per oggi però non è facile quando si perde una partita come quella di sabato dove ci tengo a precisare il Real Rosalì non ha sicuramente demeritato, ma dove l’arbitro ha palesamente ignorato falli e fuorigioco che se fischiati avrebbero di sicuro potuto cambiare il risultato della gara. Forse dovrei spiegare ai miei giocatori che qualcuno ha già deciso che sia lo Sporting Ravagnese a dover retrocedere quest’anno, io invece continuerò a insegnargli che bisogna essere sempre corretti e leali in campo nonostante le ingiustizie arbitrali e di certo non si può parlare di semplici episodi.
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Di certo non voglio che la mia squadra sia favorita o giustificata, vorrei solo che i ragazzi si sentissero tutelati scendendo in campo, pensassero a giocare e non a difendersi dall’arbitro che dovrebbe essere terzo ed imparziale e garantire la correttezza della gara. Per quanto riguarda la gara di sabato, ribadisco che il Real Rosalì non ha demeritato ma lo Sporting ha giocato fino all’ultimo minuto con grinta e carattere ed il risultato è certamente bugiardo rispetto a quanto si è visto in campo. La corsa per la salvezza è ancora aperta poichè il girone di ritorno è iniziato solo adesso, oppure lassù qualcuno ha già deciso?”.
Rosanna Tripodi
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