I ”150 dipendenti, e i loro familiari, di Made-Filmmaster Television” chiedono ”un intervento del presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi”, per salvare la loro societa’, azienda che che cura i programmi sportivi di Dahlia Tv, emittente in liquidazione e che trasmette le gare di squadre di Serie A (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Parma, Sampdoria e Udinese) e Serie B. ”Egregio presidente – scrivono in una lettera aperta al premier – ci rivolgiamo a Lei come cittadini, lavoratori, giovani protagonisti di quella parte di Italia che non vuole mollare. In questo grave momento di crisi in cui le attenzioni della politica e dei media sono tragicamente dirottate su argomenti che poco hanno a che fare con il bene del Paese, vogliamo richiamare l’attenzione sul paventato naufragio della nostra esperienza a Dahlia Tv, come componenti del corpo produttivo e redazionale. L’epilogo di questa avventura professionale – aggiungono i 150 dipendenti di Made-Filmmaster Television – coincide con la deriva di alcuni valori costituzionali incontrovertibili: il diritto al lavoro, il diritto di informare e ad essere informati e la salvaguardia del libero mercato in ogni ambito”. ”Domani – si sottolinea nella missiva – la Lega Calcio ”salvera’ il calcio italiano” dall’inesorabile black out dei canali per i quali lavoriamo, in pochi pero’ hanno sufficientemente ribadito l’urgenza di conservare il posto di lavoro a quanti fino all’ultimo stanno garantendo ai telespettatori il diritto sacrosanto di vivere la passione che e’ propria del calcio. Pretendiamo che il futuro dei 150 dipendenti Made-Filmmaster Television, la societa’ che in outsourcing produce la messa in onda dei canali Dahlia – si legge ancora nella lettera – non sia considerato solo un problema secondario. Presidente, da principale responsabile dell’azione di governo di questo Paese e da uomo di comunicazione – concludono i 150 dipendenti di Made-Filmmaster Television – ci rimettiamo ad un Suo concreto intervento teso alla sopravvivenza del pluralismo e dei nostri posti di lavoro”.
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