C’è chi va, chi invece rimane. Probabilmente non per scelta. Capitolo a parte meritano le situazioni di Insigne e dell’ex capitano Di Michele. Risolte le grane Rizzo e Crescenzi, accasatisi rispettivamente al Perugia e all’Arezzo, il presidente Foti aveva trovato, a pochi istanti della chiusura delle trattazioni, l’accordo con la società toscana anche per Dall’Oglio. Affare sfumato (non c’erano i tempi tecnici per poter concludere la trattativa), il messinese rimarrà a Reggio Calabria.
Difficile decifrare la parabola di un giocatore che in pochi mesi è passato da pilastro del centrocampo ai margini della rosa. L’applauso ironico rivolto al pubblico che lo contestava in occasione della gara interna con il Foggia pende sulla sua testa come la spada di Damocle. Una frattura molto probabilmente insanabile con la piazza di Reggio Calabria e che dunque rischia di aver macchiato indelebilmente la sua avventura amaranto.
L’altro messinese che resta al palo è Mattia Maita. Un regista basso, utile in fase di costruzione di gioco e che sicuramente avrebbe potuto ritagliarsi il suo spazio all’interno di questo organico. La sessione invernale di mercato non ha visto materializzarsi alcuna opportunità per l’ex Catanzaro: il rapporto con la società è ai minimi storici. Resta adesso da carpire la volontà del presidente Foti.
La classifica non può attendere, per la salvezza serve un’unione di intenti. Ammesso che sia possibile averla.
Commenti