Marino e compagni regalano il primo tempo agli ospiti, perdendo il big match. Primo posto addio
REGGIOSUD-BRANCALEONE 0-1
ReggioSud: Saviano, Sartiano, Gullì (dal 1’st Pennestrì), Penna, Creaco, Caccamo, D’Ascola (dal 14’st Ripepi), Vazzana, Marino, Riso (dal 18’st Porchi), Chirico. Allenatore: Casciano.
Brancaleone: Cotroneo, Sgrò, Genova (dal 15’st Aronne), Battaglia, Ielo, Foti, Galletta G., Galletta S., Petronio A., Borrello (dal 34’st Roccamo), Nicita (dal 18’st Minicuci).
Arbitro: Vigile di Cosenza (Barbagallo e Rizzo di Cosenza).
Marcatore: 22’ Genova.
Note: 100 spettatori circa. Ammoniti: Creaco (RS); Sgrò, Genova, Ielo (B). Angoli: 5 a 3 per il Reggio Sud.
Croce Valanidi – Il Reggio Sud funziona a intermittenza, il Brancaleone parte in quarta marcia e fa assaporare l’acre sapore della polvere ai padroni di casa. Basta un tempo per ridimensionare i sogni di gloria dei “dorati”, che dopo solo 22’ sono già sotto grazie al perentorio stacco di Genova, abile a farsi largo tra le maglie dei reggini. Paga la sosta, dunque, il Reggio Sud, che fatta eccezione per qualche buon tentativo nella ripresa, non è riuscito a far valere il fattore campo nei confronti della capolista.
Moduli speculari in avvio: 4-4-2 da ambo le parti, con i padroni di casa che arretrano, inizialmente, D’Ascola sulla linea dei centrocampisti, e Gullì sull’out sinistro della difesa. Più avanzato Vazzana, Marino e Chirico i terminali. Sgrò e Battaglia, invece, gli esterni difensivi degli ospiti, mentre Petronio e Nicita scorazzano negli ultimi 16 metri.
Parte forte, come detto, il Brancaleone, e già al primo minuto le punte affondano gli artigli nell’area avversaria. Saviano non trattiene il pallone, e frana addosso ad un attaccante ospite: rigore sacrosanto, solo l’arbitro è di parere opposto e non concede la massima punizione. Al quarto d’ora, è ancora un’insicurezza di Saviano a gelare la schiena dei padroni di casa: il portiere si riscatta, però, in due tempi, deviando a lato un pallone al veleno. Gullì, a sinistra, non funziona bene come le altre volte: lo sa bene Nicita, che si invola colpevolmente solo sull’out e affonda il tiro, trovando la pronta risposta di Saviano. Sull’angolo successivo tuttavia, Genova è lesto e perentorio, e con un colpo di testa chirurgico infila il carbone nel calzino del Reggio Sud. La risposta è sterile, e a poco valgono gli spostamenti di Gullì a centrocampo e di Vazzana in difesa. Casciano si affida così al prototipo 4-3-3, facendo avanzare D’Ascola in attacco. La luce, però, non si accende, ed il black-out persiste fino al fischio dell’arbitro, il quale manda tutti negli spogliatoi.
Alla ripresa delle ostilità, i reggini si presentano subito con una novità: fuori Gullì, dentro Pennestrì. Il cambio vivacizza la manovra dei dorati, che già in avvio si fanno vivi dalle parti di Cotroneo: sul cross di Sartiano, però, nè Penna nè Marino infilano il pareggio. Non si arriva al pari su azione, tanto vale armare i fuochi d’artificio: Marino ci prova così da tutte le parti del campo, ma le sue punizioni sono sempre preda del portiere avversario. Al 37’ il neo-entrato Porchi si divora un gol già fatto, alzando sopra la traversa a tu per tu con Cotroneo, dopo il traversone di Pennestrì.
A poco valgono gli sforzi finali: il Brancaleone si chiude a riccio e porta a casa il trentanovesimo punto stagionale. Per il ReggioSud di contro, brutta tegola in chiave promozione, perchè perdere contro una diretta concorrente al salto di categoria brucia doppio. Speriamo che resti solo ed esclusivamente un caso isolato. Imperativo categorico: andare avanti.
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it
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