Il Catona è più vivo che mai, e vuole tornare a stupire tifosi e addetti ai lavori. A “meno uno” dal ritorno
in campo, che vedrà i reggini opposti in casa alla Cittanovese, il patron Nello Violante fa il punto della situazione. “Questi 15 giorni- dichiara Violante a Reggionelpallone.it- ci sono serviti a ricaricare le batterie, ma soprattutto a svuotare un’infermeria affollatissima. Abbiamo recuperato praticamente tutti gli infortunati, e ci accingiamo ad affrontare la ripresa del torneo consapevoli del nostro valore. Dove possiamo arrivare? Le prime due della classe ormai sono irraggiungibili, ma abbiamo tutte le carte in regola per puntare al terzo posto, e poter affrontare i playoff in una posizione molto agevole”.
A guidare la rimonta, dalla panchina, ci sarà ancora una volta Rocco Napoli, che da circa 1 mese ha assunto la duplice veste di allenatore-giocatore. “Rocco è una nostra scommessa- prosegue il massimo dirigente- e siamo convinti che abbia tutte le qualità per far bene anche come allenatore. L’unico aspetto che valuteremo insieme a lui, è il doppio ruolo: può darsi che decideremo di impiegarlo a tempo pieno come tecnico, anche perché in avanti siamo coperti, avendo aggiunto un ottimo tassello come Ficara. In ogni caso, questa è una soluzione in merito alla quale decideremo più avanti”.
A proposito di punti fermi, il Catona ripartirà anche da due “ragazzini terribili”, segnalatisi tra i maggiori talenti del girone B di Promozione: Serra e Spanti. “La nostra società- spiega Violante- è sempre riuscita a mettere in vetrina ragazzi di assoluto valore, basti pensare a Nino Barillà, finito alla Reggina e convocato più volte dall’Italia under 21. E’ vero, Serra e Spanti hanno numeri importantissimi, e in futuro possono ambire a palcoscenici di assoluto spessore. Il loro futuro? Non abbiamo mai ostacolato la carriera dei nostri ragazzi, quindi se a richiederceli saranno club di categoria superiore, lasceremo che spicchino il volo. Certo, per club superiori intendo squadre dalla serie D in poi: in caso contrario, ce li terremo stretti e continueremo a farli crescere e maturare, sia come uomini che come calciatori”.
In conclusione, il Presidente decide di togliersi il classino sassolino dalla scarpa: destinatario dello sfogo è Massimo Scevola, allenatore del Catona fino al mese di Dicembre. “Certe dichiarazioni rese da Scevola ad alcuni quotidiani- conclude Violante- non mi sono piaciute per niente, ed a questo punto è giusto che anche io esprima pubblicamente la mia opinione. Da persona onesta quale sono sempre stato, gli riconosco un merito, in quanto è stato lui per primo a credere nelle potenzialità dei due ragazzi di cui parlavamo prima, ovvero Serra e Spanti. Fatta questa premessa tuttavia, devo dire che la sua gestione non mi ha mai convinto, sia sotto l’aspetto della preparazione atletica che sotto quello del gioco, senza trascurare nemmeno il rapporto con la squadra.Durante la sua gestione, più di una volta abbiamo vinto solo grazie alle giocate dei singoli, mentre in altre occasioni, vedi il derby col ReggioSud, siamo riusciti a strappare un pareggio, ma meritavamo la sconfitta. Molti dicono che le due sconfitte subite con San Luca e Siderno siano state causate dal fatto che in panchina non c’era più lui, io invece penso che siano da addebbitare proprio alla sua precedente conduzione. Noi a Scevola abbiamo offerto la panchina per la terza volta nel giro di 7 anni, mettendogli a disposizione un organico più che competitivo e cercando di accontentarlo in tutto e per tutto: basti pensare ai ritiri anticipati in occasione delle trasferte di Davoli e Montepaone, che ci sono costati sacrifici e notevolissimi sforzi economici. Per tutti questi motivi, credo che da parte sua, una volta concluso il rapporto, ci doveva essere più rispetto nei nostri confronti. Il Catona è una società seria, che sa fare calcio e onora gli impegni con tutti i propri tesserati”.
f.i.- Reggionelpallone.it
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