(SECONDA PARTE)- I voti alle 22 squadre del torneo cadetto. In cinque strappano la sufficienza.Â
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PADOVA- Dopo le tribolazioni dello scorso anno, i biancoscudati non hanno lasciato proprio nulla al caso: squadra costruita molto bene da un “big” come Rino Foschi, che ha portato in Veneto parecchi pezzi da 90, caldeggiando fra l’altro l’arrivo in panchina dell’artefice del miracolo Portogruaro, ovvero Alessandro Calori. Il prato verde per lungo tempo ha premiato il progetto patavanino, ma da un pò le cose non stanno andando per il verso giusto. La difesa prende troppi gol, ed il centrocampo inizia a non fare filtro come nei primi mesi. Il fiore all’occhiello rimane invece l’attacco, laddove Succi non vuol saperne di fermarsi e Di Gennaro ha ripreso a far splendere tutta la sua tecnica. Per arrivare ai playoff, serve comunque più concretezza. VOTO: 6
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EMPOLI- Dall’altare alla polvere, il passo è stato breve. Per 15 giornate ha fatto parlare di sè, rimanendo l’unica compagine imbattuta dell’intera serie B, e mostrando una solidità degna di un carro armato.. Difficile capire cosa sia successo dalla 16esima giornata in poi, dal momento che, una dopo l’altra, sono arrivate qualcosa come 5 sconfitte di fila. Il lavoro di Aglietti rimane comunque apprezzabile: all’indimenticato ex Reggina è stata infatti chiesta niente di più che la salvezza, specie all’insegna di un mercato al risparmio, che ha visto tra l’altro partire alcuni pezzi pregiati (Eder su tutti). Nonostante la serie nera dunque, l’andamento in classifica è in perfetta linea coi programmi. VOTO: 6
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CROTONE- Non è la squadra champagne della scorsa stagione, quando Gabionetta non lo prendevi neanche con le cannonate, Ginestra dava spettacolo e i rossoblù sognavano ad occhi aperti.  Nonostante questa doverosa premessa, i “cugini” al  tirar delle somme stanno tenendo un ruolino di marcia accettabile, segno che il “progetto linea verde” continua a funzionare. A non convincere appieno è stato invece l’esonero di Menichini, arrivato in maniera inaspettata e frettolosa. All’emergente Corini, il compito di traghettare  i pitagorici verso acque più sicure. VOTO: 6
MODENA- Una dirigenza nuova di zecca, arrivata a salvare il calcio modenese proprio quando gli spettri del fallimento cominciavano a materializzarsi. I numeri ci dicono che i ragazzi di Bergodi sono in piena bagarre retrocessione, e che la partenza sprint delle prime giornate ha tratto in inganno. Vista l’aria di rinnovamento tuttavia, probabilmente di più non si poteva chiedere agli emiliani, che sono comunque riusciti a mettere in vetrina un elemento interessantissimo come Pasquato: classe cristallina e numeri d’alta scuola per questo ragazzo, che lo stesso del Piero definisce suo potenziale erede. VOTO: 6
ALBINOLEFFE- Tra alti e bassi, tra imprese e clamorosi tonfi.  A dispetto di qualche cessione di troppo, i laneri avanzano a piccoli passi verso il loro unico, grande obiettivo: la permanenza in serie cadetta. Il valore aggiunto, senza nulla togliere ai calciatori, anche questa volta viene dalla panchina, laddove siede colui che viene definito all’unanimità lo “special one” della serie B, ovvero Emiliano Mondonico. Alla guida dei lombardi  il “Mondo” non ha mai fallito, mettendo a disposizione dei suoi ragazzi un’esperienza da vendere ed un curriculum da brividi. Avanti così.  VOTO: 6
f.i.
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