Piomba ad inizio 2015, direttamente dall’Ungheria, una notizia che destabilizza l’ambiente amaranto. Il Ferencvaros, club più prestigioso d’Ungheria, ha dato un ultimatum alla Reggina per estinguere il debito relativo al trasferimento di Adam Kovacsik in amaranto. (CLICCA QUI)
Situazione particolarmente spinosa, la “minaccia” delle Aquile ungheresi è seria. Ricostruiamo l’accaduto.
La materia del contendere nasce nel 2007, quando la Reggina si avvicina al Club magiaro per il trasferimento a Reggio Calabria dell’attuale portiere titolare amaranto, Adam Kovacsik. L’estremo difensore, che stava per compiere sedici anni, arrivò in riva allo Stretto e la formula d’acquisto prevedeva un premio per la valorizzazione del calciatore in base alle presenze che avrebbe totalizzato.
Raggiunto il tetto previsto dall’accordo, secondo quanto sostenuto dagli ungheresi, il Ferencvaros si è fatto avanti per ottenere la somma. La Reggina ha contestato le ragioni ed il computo effettuato, ritenendo di non dover ottemperare alla richiesta.
Il lungo contenzioso è così sfociato, addirittura, in una causa al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, organizzazione giudiziale che ha il compito di risolvere le controversie sportive di carattere transnazionale all’interno dell’ordinamento sportivo mondiale. L’udienza, datata dicembre 2013, vide la Reggina sconfitta. Il Ferencvaros, infatti, vinse la causa e vide riconosciuti i premi di valorizzazione per un totale di 300.000 euro.
Il termine per il pagamento della somma era entro 60 gg dalla sentenza. Le gravissime contingenze economiche della Reggina, specie in quel dato momento storico, non permettevano l’esborso e, dunque, il debito non fu saldato.
Oggi il Ferencvaros, attraverso il comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, avverte la Reggina circa quelle che sono le mosse in atto per ottenere il denaro stabilito dalla sentenza del TAS. La Reggina avrà così ulteriori 60 giorni di tempo (marzo 2015) per saldare, in caso contrario potranno entrare in vigore le sanzioni previste dai regolamenti FIFA con la penalizzazione di 6 punti e la possibilità che la stessa FIFA istruisca la FIGC circa la retrocessione del Club in dolo nella serie minore.
Il nuovo anno, dunque, iniziato nel migliore dei modi sul campo con la vittoria sul Martina non conosce un altrettanto felice abbrivio nelle vicende extra-campo di pertinenza del Club dello Stretto.
Commenti