Top: Novara. Il campionato della squadra piemontese sta assumendo fattezze extraterrestri. Difficile, se non impossibile, trovare ogni settimana frasi che possano far intuire in parte ciò che stanno innalzando Tesser e soci. Il monumento ad ogni modo è ben visibile agli avversari, allibiti come se si trovassero davanti a un mostro con tre teste. Il 3 a 0 sul Crotone, impietoso e forse un pò eccessivo per quanto visto in campo, deve far preoccupare chi, con notevole affanno, cerca di rincorrere la capolista. Nonostante parecchi infortuni, (Bertani tra tanti altri) Tesser non si fascia la testa, va dritto per la sua strada evidentemente consapevole del valore dei suoi rincalzi. Sia chiaro, impossibile per il Novara mantenere certi ritmi per tutta la stagione, il tetto dei 100 punti verrebbe sfondato senza troppi turbamenti. La crisi, presto o tardi, arriverà ineluttabile. Se fino ad allora però Gonzalez e soci continueranno a macinare punti su punti, lasciandosi alle spalle avversari sgretolati, allora anche la crisi sarà un semplice raffreddore. E la serie A una splendida realtÃ
Cittadella. Clamorosa l’inversione di tendenza della squadra veneta, se non fosse che già l’anno scorso, dopo il giro di boa, iniziò un percorso simile, che la portò alle soglie della zona play-off. Sembra quasi che Foscarini abbia bisogno di qualche settimana per incrociare uomini e sistemi di gioco, far assimilare i meccanismi, prima che la squadra possa sbocciare completamente. E’ presto (nondimeno che difficile) per poter dire se il Cittadella è già fuori dai guai, la zona play-out è quattro punti sotto, non certo un vantaggio da poter gestire con tranquillità . Le ultime quattro giornate hanno però messo in mostra una squadra in salute, che trova la via della rete con una facilità spaventosa: ben undici le reti segnate negli ultimi quattro incontri, Piovaccari non è più l’unico a buttarla dentro. Sabato nella sfida contro la Triestina si è fatto notare il giovane Gabbiadini, attaccante classe 91’ autore di una doppietta. Su di lui (il cartellino è a metà tra Cittadella e Atalanta, nell’ambito dell’operazione Ardemagni) gli occhi di parecchie formazioni di serie A, voci parlano di un Marotta alla finestra. Se son rose fioriranno, di sicuro il più contento di tutti è Foscarini, la sua creatura ha ricominciato a volare.
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Flop: Padova. Qualcuno accenda la luce in casa dei veneti. Dopo l’ottimo avvio, il Padova è piombato nell’oblio: nelle ultime sette partite, quattro sconfitte, due pari e una sola vittoria lo score della squadra di Calori. La classifica, che la vedeva in piena corsa play-off, adesso racconta di un ingolfamento di metà classifica, la zona play-off è appena due punti più su della zona play-out. Colpa di una difesa colabrodo, che non può fare a meno di incassare reti in continuazione: ventitré i gol subiti, nessuno delle prime dieci della classe ha un inconveniente di questo tipo. Il sistema di gioco offensivo predisposto dal tecnico non aiuta di certo il reparto arretrato, spesso scoperto e costretto a lottare in parità numerica. Il d.s. Foschi ha già spiegato che a gennaio si interverrà in quei ruoli ritenuti scoperti, normale che qualche difensore padovano senta le orecchie fischiare. Non bisogna però correre il rischio di pensare che uno-due innesti risolvano il problema con un gioco di prestigio, Calori deve metterci del suo studiando qualche accorgimento. Deve pensarci da subito, altrimenti gli eventuali acquisti di gennaio sarebbero superflui, di questo passo la zona play-off evaporerà in un battibaleno.
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Frosinone: il juke box della serie B ha sputato fuori il nome di Carboni, è lui il tecnico ritenuto più a rischio al momento. Colpa della flessione evidente sofferta dalla squadra ciociara, in piena zona retrocessione dopo un discreto avvio. Gli ultimi sei incontri hanno portato appena due punti in dote, la cosa che più preoccupa è che le difficoltà sono generali, non coinvolgono specificatamente un reparto. La difesa subisce troppo, in attacco se non si accende la luce di Lodi sono guai seri, fuori casa si raccoglie una miseria. Quando si dice al peggio con c’è mai fine, il calendario gioca lo scherzo peggiore a Carboni; il prossimo turno vedrà arrivare in Ciociaria il Novara, portaerei che non sbaglia un colpo. Non rimane che farsi il segno della croce.
Pa.Rom.
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