Domenica 7 novembre, si è giocato il derby della capitale.
La partita dell’Olimpico occupa un posto centrale nel “gotha” del calcio italiano, sia per l’agonismo con cui le 2 squadre affrontano l’incontro, sia per lo spettacolo che da sempre le 2 curve hanno saputo regalare, meravigliando per fantasia, colore e creatività. La cronaca sportiva ci dice che la partita è finita 2 a 0 per la squadra giallorossa, che sono stati colpiti diversi “legni” da ambo le parti, che due rigori sono stati concessi, mentre altri sono stati negati; tutto sommato una partita piacevole dal punto di vista dello spettacolo offerto dai 22 in campo, ma sicuramente inferiore rispetto ai derby di una decina di anni fa, quando le squadre romane primeggiavano in campionato e non sfiguravano in Europa.
Ad ogni modo, se il derby giocato sul campo potrà passare agli archivi come un piacevole match di pallone, quello “giocato” sugli spalti invece, sarà annoverato come uno tra i più brutti di sempre !
Le riviste di settore romane, in settimana, lamentavano tale possibilità, essendo rimasti invenduti tantissimi biglietti, soprattutto di Tribuna e Distinti. Eppure, secondo tali riviste, gli ingredienti per vedere uno stadio stracolmo c’erano tutti, considerando che una delle 2 squadre, la Lazio, veleggia nella prima posizione del campionato.
I timori della vigilia però, si sono letteralmente materializzati. La Tribuna Tevere dell’Olimpico è apparsa mezza vuota, con circa 20.000 biglietti invenduti, le 2 curve non hanno offerto alcuna coreografia, e nessuno striscione goliardico è stato esposto dalle rispettive tifoserie. (la foto che vi proponiamo, è la testimonianza più lampante di quanto appena detto…).
Di contro, per sopperire a queste mancanze, e per non far sentire l’assenza di quel calore e quella fantasia tipici del derby romano, si è pensato di far sfilare la Fanfara dei Bersaglieri sulla pista d’atletica, mentre le Frecce Tricolori sfrecciavano nel cielo dell’Olimpico !
Le cause che hanno portato all’allontanamento dei tifosi dagli stadi, all’Olimpico come in altre parti d’Italia, sono tutte da ricercare nella politica che da un paio di anni regna sugli stadi italiani e non solo… I tifosi non sono più liberi di essere tali. La passione che da sempre caratterizza il tifo calcistico, oggi viene duramente avversata.
E’ giusto combattere la violenza negli stadi, per renderli luoghi di gioia e divertimento, ma siamo convinti che i metodi utilizzati siano in eccesso, e portino risultati controproducenti. L’ultimo pacchetto sicurezza che il Ministro dell’Interno ha varato, qualche giorno fa, oltre a fronteggiare la “prostituzione da strada”, rinvigorisce l’arresto il flagranza differita entro le 48 ore per i tifosi violenti da stadio: una misura, quest’ultima, che rimane al limite dei valori costituzionali.
Nonostante sia stata adoperata la Tessera del Tifoso, il Casm, con la collaborazione dell’Osservatorio sulle Manifestazione Sportive, continua a vietare le trasferte per i tifosi che vorrebbero seguire la propria squadra del cuore, disponendo discriminazioni in ragione della provenienza territoriale.
Si è finiti addirittura per vietare le trasferte a tifoserie gemellate: basti pensare che la tifoseria Doriana, domani sera, non potrà seguire la propria squadra a Parma, nonostante tra gli ultras delle 2 città ci sia un gemellaggio che esiste da oltre 25 anni!
Marco Giacomantonio-Reggionelpallone.it
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