Il portiere amaranto Christian Puggioni, è stato ospite ieri sera di “Fuorigioco”, la popolarissima trasmissione condotta da Andrea Ripepi, in onda su ReggioTv (alla quale partecipa, come opinionista, il nostro caporedattore Lorenzo Vitto). Di seguito, tutte le dichiarazioni rese dal portiere amaranto nel corso della serata.
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Il Livorno – Siamo incappati in una giornata sfortunata: era una partita destinata a finire sullo 0-0, purtroppo un episodio sfavorevole ci ha condizionato. Nel primo tempo il Livorno non ha creato situazioni pericolosissime per la nostra difesa, a parte quel tiro dai trenta metri di Barusso. Nella ripresa, complice il rigore dubbio e l’espulsione di Ciccio Cosenza, loro hanno preso campo e ci hanno battuto. Una nostra caratteristica è quella di correre sempre di più rispetto all’avversario,  ma  nelle ultime gare, complice il fatto che la Reggina comunque si sta costruendo una buona reputazione, incontriamo squadre molto preparate atleticamente, come vedi Empoli e Livorno. A Bepi Pillon va dato sicuramente merito di aver indovinato la mossa di Barusso, il quale essendo un interditore, ha creato superiorità in mezzo al campo. Avevano sempre otto giocatori a difendere dietro la palla e, stringendosi gli spazi, non siamo riusciti a creare dei campi di gioco e trovare la via giusta per innescare gli esterni, e quindi creare palle gol per Bonazzoli. Ripeto, sarebbe potuta finire diversamente, sarà compito nostro rialzarci e riscattarci già dalla prossima con il Portogruaro.
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Cosenza –Non bisogna dare tutte le colpe a Ciccio. È vero, ha commesso un’ingenuità , però non bisogna criticarlo come tutti stanno facendo. E’ uno  uno dei più forti difensori centrali con cui abbia mai giocato, e non mi stupirei se lo vedessi in serie A, in palcoscenici più importanti. E’ un bene che questa ingenuità l’abbia commessa ad inizio campionato e non nella parte finale, anche  perché così avrà modo di capire che certi attaccanti appena li sfiori in area vanno subito giù.  In ogni caso è molto sereno: abbiamo parlato, e sicuramente questo errore sarà senz’altro un passo in più verso la sua definitiva consacrazione. Io, dalla mia, dopo che faccio un errore, cerco sempre di dare il massimo sin dalla partita dopo. E Ciccio farà lo stesso, ne sono convinto.
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L’obbiettivo-Credo ci siano dei punti da chiarire fin da subito: l’anno scorso la Reggina aveva l’obbiettivo scritto sulla maglia, che era quello della serie A, mentre  quest’anno abbiamo la fortuna di non avere obbiettivi prefissati. Il nostro compito è quello di fare sempre meglio partita dopo partita, dando sempre il massimo. Tutto dipenderà da quello che riusciremo a tirare fuori: il nostro massimo possono essere 12 punti, come possono essere 100. La società ha investito molto sul settore giovanile e non a caso abbiamo l’organico più giovane di tutta la serie B; all’inizio del campionato, giovani come Viola magari erano screditati per la cadetteria, ma adesso sono punti fermi e inamovibili della squadra. Noi non siamo le grandi squadre, che ai giovani possono alternare fuoriclasse: siamo un collettivo senza individualità che spiccano nel gruppo, anche se ovviamente in rosa ci sono giocatori validi.  Quanto di buono riusciamo a fare in campo, lo si prova sempre in settimana, lavorando sodo e puntando molto su un’ottima organizzazione.  E’ dal ritiro estivo che stiamo lavorando per migliorarci sempre di più; io resto convinto che ognuno è artefice del proprio destino.Â
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Il mister e le alternative-  Abbiamo la fortuna di essere allenati da un mister che lavora moltissimo per preparare al meglio sia la fase offensiva che quella difensiva, e che prepara la partita sia dentro il campo che fuori. Montiel e Sy titolari a Livorno? Il mister, com’è giusto che sia, gli ha rinnovati la fiducia dopo l’ottima prova di Frosinone in coppa. Abbiamo buoni giocatori per ogni ruolo, e in qualche caso possiamo puntare sulla duttilità : Sy ad esempio, può fare sia la prima punta che l’esterno. Bisogna sapersi adattare alle scelte di Atzori  senza creare nessuna problematica, anche perchè il mister  ci ha fatto capire che tutti sono utili, ma nessuno è  indispensabile. Con il Livorno tutti noi abbiamo fatto degli errori, e non è giusto prendersela solo con il tecnico: andasse in campo l’allenatore sarebbe tutta un’altra storia, ma non è così.
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Il ritorno in amaranto-  Sono un ragazzo a cui piace mettersi in gioco, sempre. Certo, sono state spese parole e sono state promesse che poi non sono state mantenute; ma io resto convinto che uno deve sempre lavorare e mai lamentarsi. Sarei potuto andare alla Samp o al Cesena, in serie A, ma mi son voluto rilanciare con un programma basato sui giovani e, dopo aver chiarito come si conviene tra uomini, ho sposato il progetto Reggina.
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Tedesco- Credo che Giacomo reciti un ruolo determinante per la squadra, sia in campo che fuori, e quando è stato chiamato in causa, ha risposto positivamente. Rimane  un giocatore fortissimo, ma ripeto che qui fenomeni non ce ne sono: la prima cosa  dev’essere il gruppo, ed  è sempre compito dell’allenatore decidere chi il sabato scende in campo.
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Il prossimo avversario – Prepareremo al meglio il prossimo incontro contro il Portogruaro, perché c’è tanta voglia di riscatto dopo un tre a zero che secondo me è ingiusto.  Ovviamente  ci sarà il massimo impegno: prepariamo sempre le partite anella stessa maniera, qualunque sia l’avversario. Affronteremo con grande rispetto una compagine temibile, ma cercheremo di regalare i tre punti ai nostri tifosi.
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Reggionelpallone.it
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