Blitz esterno del Mammola, ma i biancazzurri schiumano di rabbia per la direzione arbitrale.
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ACCIARELLO-MAMMOLA 1-3
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Acciarello: Ponente, Iannì, Marra, Campisi, Barbieri, Catanzaro, Barresi, Aiello, Cardile, Dato, Gangemi. In panchina: Geracitano, Muratori, Backa, Tedesco, Bergamin, Chirico, Caronfolo. Allenatore: Briganti.
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Mammola: Prestia, Papaleo, Lombardo, Panaia, Commisso, Mortello, Scalì, Galluzzo, Maida, Monteverde, Laaribi. In opanchina: Monavito, Spatari, Commisso F., Muriale, Macrì, Simone. Allenatore: La Rosa.
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Arbitro: Sposato di Cosenza.
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Marcatori: 16′ pt Laaribi (M), 6′ st Maida (M), 18′ st Aiello (A-rig.), 45′ st Martello (M).
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Note: Spettatori 150 circa. Recupero: 1′ pt 5′ st. Espulsi: Dato (A), Campisi (A), e Cardile (A), tutti per proteste.
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CAMPO CALABRO- Seconda sconfitta interna per l’Acciarello, che sicuramente si ricorderà a lungo del signor Sposato di Cosenza. La direzione del fischietto silano ha lasciato davvero perplessi gli addetti ai lavori, e mandato su tutte le furie la tifoseria acciarellese. Sul versante opposto, fa festa il Mammola (che già in casa del San Roberto aveva vinto con una direzione di gara contestatissima dai padroni di casa), squadra apparsa comunque molto forte ed organizzata: i ragazzi di La Rosa, nonostante il mister non si voglia sbilanciare, hanno tutte le carte in regola per puntare ad una stagione di prim’ordine.
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Il primo quarto d’ora è vivacissimo, con i biancazzurri che giocano a viso aperto, per nulla intimoriti dal blasone degli avversari. A dispetto dell’ottimo avvio locale, sono però gli ospiti a passare in vantaggio, grazie al guizzo vincente di Laaribi: in campo e sugli spalti iniziano le prime proteste, dato che secondo Campisi e compagni, l’azione che ha portato al gol è viziata da un fallo ai danni della difesa  reggina. Colpito a freddo l’Acciarello ha il demerito di disunirsi, anche perchè, come già detto, oltre che con l’esperienza e la qualità del Mammola, deve fare i conti con un arbitro apparso decisamente in giornata no.
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Alla ripresa delle ostilità , i padroni di casa si presentano in 10: il sig. Sposato ha infatti espulso Dato, reo secondo il direttore di gara di aver proferito qualche “parola di troppo”, durante il  ritorno negli spogliatoi. Avanti sia negli uomini che nel punteggio, il Mammola raddoppia ad inizio ripresa con Maida: anche in questo caso i biancazzurri s’infuriano, reclamando un fuorigioco che, ad onor di cronaca, è apparso netto. Della serie “oltre al danno la beffa”, le nuove proteste portano all’espulsione di capitan Campisi, il quale già ammonito, viene spedito anzitempo sotto la doccia. Arrivati a questo punto ci si aspetta il tracollo acciarellese, ed invece il team di Briganti, spinto dalla forza della disperazione, torna in partita grazie al rigore di Aiello (anche in questo caso la decisione arbitrale lascia tantissimi dubbi,  dal momento che il “fallo incriminato” sembra avvenire fuori dall’area ospite). Sugli spalti si sogna la rimonta, ma ecco il sig. Sposato salire nuovamente in cattedra. Cardile sfonda centralmente e si invola verso Prestia, prima di essere steso dal suo diretto marcatore: si traterebbe di punizione dal limite ed espulsione ai danni del Mammola, ed invece l’arbitro fa cenno di proseguire, espellendo successivamente proprio Cardile, anch’esso per proteste.
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In 8 contro l’11 l’Acciarello non può più opporre resistenza, e a tempo scaduto viene infilato per la terza volta da Martello, il quale si infila nelle praterie locali, e deposita nella porta sguarnita dopo aver dribblato Ponente.
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Reggionelpallone.it
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