Formazioni che al fischio di inizio presentano qualche sorpresa: Pillon mantiene il 4-4-2 inserendo Barusso in mezzo e spostando Luci sulla sinistra, Cellerino preferito a Danilevicius. Atzori dà fiducia a Sy dopo la doppietta in Coppa Italia, Montiel prende il posto di Viola a centrocampo (infortunio o scelta tecnica?).
Partita piuttosto bloccata, succede poco nella prima mezz’ora, dove le squadre si sono studiate evitando di scoprirsi. La prima vera occasione capita a Luci al 23’, il suo tiro viene respinto da Puggioni. Lo stesso portiere amaranto si supera qualche minuto dopo, volando sulla sua destra per ribattere il gran tiro di Barusso dalla distanza. E’ il segnale che la partita sta per accendersi: al 33’ Cellerino al volo raccoglie un cross di Salviato, tiro fuori, il momento è favorevole ai padroni di casa, più padroni del gioco e maggiormente presenti in mezzo al campo. Proprio quando i toscani sembrano essere più vicini al gol, la Reggina costruisce la sua occasione più nitida: bella combinazione Sy-Bonazzoli, sponda del centravanti per Missiroli che al volo di sinistro manda di poco alto. La squadra di Atzori guadagna convinzione, Missiroli prova a sfondare tra le linee, Bonazzoli si allarga sulle fasce provando a creare spazi per i compagni. Proprio da un movimento sulla destra del capocannoniere amaranto, nasce l’assist per Sy che da pochi passi (disturbato da un avversario) manca l’appuntamento con il gol. La prima frazione si chiude con un diagonale di Cellerino fuori, giusto il pareggio dopo i primi 45 minuti.
Â
Ripresa senza cambi, dopo appena 2 minuti l’episodio che cambia la partita: trattenuta (veniale) di Cosenza su Cellerino, Gianicola non ha dubbi, calcio di rigore e ammonizione per il difensore amaranto. Sul dischetto si presenta Iori, che spiazza Puggioni e manda sull’1 a 0 il Livorno. La partita cambia decisamente volto, gli amaranto cedono di colpo, il centrocampo è di totale predominio toscano. Al 10’ su cross di Surraco Cellerino sovrasta Adejo, il colpo di testa finisce a lato. Atzori cerca di correre ai ripari, dentro Campagnacci e fuori Laverone, Reggina con il 4-3-3. Il cambio di modulo però peggiora le cose, i padroni di casa sfruttano l’uomo in più in mezzo al campo, l’inerzia adesso e totalmente degli uomini di Pillon, Iori e Barusso fanno il bello e il cattivo tempo. Al 23’ altro episodio che segna definitivamente la partita: Cosenza si fa nuovamente ammonire per un fallo al limite dell’area, espulsione e partita decisamente in salita per gli amaranto. Sulla seguente punizione Barusso sfiora il gol del 2 a 0, tiro deviato in angolo. Intorno alla mezz’ora due cambi in pochi minuti per il Livorno: dentro l’ex Pagano e Danilevicius, fuori Surraco e un esausto Cellerino. Atzori capisce che la Reggina ha un assetto sballato (tre punte più Missiroli, nessun vero esterno, Sy quasi terzino e Rizzato centrale difensivo) e trasforma la squadra: Costa e Colombo in campo al posto di Missiroli e Sy, il modulo diventa un più sensato 3-4-2. Neanche il tempo di recepire le nuove indicazioni, che il Livorno segna il gol che chiude la partita: da Luci a Dionisi, cross dalla sinistra per l’accorrente Barusso che da pochi passi segna la rete del 2 a 0. Paga dazio la formazione amaranto, qualche minuto dopo arriva anche il terzo gol, stavolta dalla destra Danilevicius appoggia per Pagano, che non manca l’occasione con il classico gol dell’ex. Poco meno di dieci minuti al termine, ma è notte fonda per una Reggina molle, gemella di quella vista qualche tempo fa in quel di Padova. Non preoccupa la sconfitta (la squadra di Atzori non perdeva da sette giornate) preoccupa più il modo in cui si perde: dopo lo svantaggio cede di schianto, diventando fragile e arrendevole.
Pa.Rom.
Commenti