E adesso alzi la mano chi avrebbe pronosticato questo risultato e questa classfica !
Seconda vittoria esterna della Reggina, che espugna Trieste con un quattro a zero tanto rotondo quanto indiscutibile, dopo una gara disputata con assoluta padronanza, grande personalità e disarmante sicurezza. Organizzazione perfetta e notevole gestione tattica hanno permesso agli uomini di mister Atzori di dettare i ritmi dell’incontro, abbassandoli o aumentandoli secondo necessità . Squadre schierate ad inizio partita secondo i consueti moduli tattici (3-5-2 per gli amaranto e 4-4-2 per gli alabardati) e Reggina che con abile possesso palla, pressing alto e improvvise verticalizzazioni, si impossessa della metà campo dei padroni di casa cercando la via della rete ed impensierendo, in pù di una occasione, la retroguardia triestina. A sbloccare il match è Bonazzoli, il quale, al tramonto della prima frazione,insacca la rete del primo vantaggio. Inutile e velleitaria la reazione dei padroni di casa, che frutta solo qualche innocuo calcio d’angolo: il primo tempo, si chiude con il vantaggio reggino.
La ripresa è solo di marca reggina: dopo aver spento le timide speranze dei locali di pervenire al pareggio, gli amaranto raddoppiano con un incontenibile Bonazzoli, triplicano con Missiroli e fanno quaterna con Nicolas Viola. Evidenti sia il calo fisico degli uomini di Ivo Iaconi, che l’eesplosiva condizione atletica dei”ragazzotti”di mister Atzori . Ininfluenti sulla partita sia le sostituzioni dei due tecnici in corso d’opera sia qualche rivisitazione tattica, che non ha comunque modificato i moduli di partenza.Al fischio finale ci sta tutta la vittoria della Reggina: un successo meritato, anche se forse un pò eccessivo nelle proporzioni, rispetto alle azioni da rete. Numeri da record per questa squadra che,in questa stagione, sfata anche tradizioni negative e tabù e riempie di orgoglio e immense soddisfazioni tutti i suoi tifosi sparsi per l’intera penisola e nel mondo .
Complimenti alla società, alla squadra e allo staff tecnico, con una menzione di merito particolare,al preparatore atletico Carlo Simionato: se le differenze tra questa stagione e quella passata sono sbissali, gran parte è opera sua . Una squadra che corre con cognizione e costrutto, e con tale unità d’intenti, può arrivare alla”meta” purchè superi con perizia le fasi di “stanca”atletica che,certamente,arriveranno . Solo allora, e comunque dopo marzo, si potrà capire se “crederci” o meno. Per adesso viviamoci queste belle emozioni e queste piacevoli sensazioni di alta classifica, remando tutti insieme verso ciò che ….DESIDERIAMO !
Sandro De Raco
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