Il Top : Gonzalez. Novello Otero (attaccante urugaiano capace di segnare una quaterna in un Fiorentina-Vicenza del 1996), fin troppo facile chiamarlo “Speedy”. Ieri l’argentino del Novara si è superato, demolendo da solo la malcapitata retroguardia del Portogruaro. Quattro gol, tutti in un colpo, inevitabile attirare l’attenzione di club di serie A, grazie anche a quanto fatto vedere nelle altre partite di questo campionato. L’attaccante novarese, che con il compagno Bertani costituisce una coppia atomica (non a caso sono i primi due marcatori della classifica cannonieri) ha mosso i primi passi in patria, nel Racing di Avellaneda. Dopo un anonima stagione in Svizzera nel Locarno, l’approdo al Novara. Cinque gol l’anno scorso, già sette in questo inizio di campionato. Giocatore da tenere d’occhio, cosa di difficile riuscita per gli avversari, vista l’incredibile velocità del venticinquenne attaccante.
Reggina: bella, quanto sofferta, vittoria in quel di Frosinone, la prima in trasferta, che si somma alle tre colte al Granillo. Alzi la mano chi si aspettava di vedere la squadra calabrese al quarto posto della classifica, dopo otto giornate. Complice il forte ridimensionamento che il presidente Foti aveva messo in atto dopo la ultra costosa (e fallimentare) scorsa stagione, la società sbandierava propositi di salvezza, e nient’altro. Non c’era più posto per i voli pindarici, il muso aveva sbattuto al suolo violentemente durante lo scorso campionato. Progetto di giovani e di costi sensibilmente ridotti, allenatore esordiente nel campionato cadetto e reduce da un esonero, la piazza aveva ingoiato il boccone con malcelata indifferenza, mista a un senso di rassegnazione. I fatti di questi primi due mesi, stravolgono tutti, e danno ragione al presidente: le previsioni sono (forse) da modificare, non più salvezza e play-out, ma l’inafferrabile sembra un tantino più vicino. La parola play può restare, cambia il suffisso, non si tratta di out, ma di off. Tutto merito di un allenatore perfezionista e ambizioso, e di una banda di giovanotti pronti a seguirlo in quella che può definirsi una lucida follia.
Il Flop : Cittadella. dov’è finita la favola dello scorso campionato? Facile la risposta, sparsa in mezza serie B. Pettinari, Ardemagni , Iunco , Pesoli , Cherubin, tutti ceduti i pezzi pregiati che avevano fatto le fortune della formazione veneta. Il prezzo da pagare, inevitabilmente, è stato salato. Dopo aver accarezzato il sogno promozione lo scorso anno, la realtà del momento è dura da ingoiare: quattro punti in otto partite e penultimo posto solitario. Foscarini, un anno fa idolatrato dal pubblico e considerato tra gli artefici dello splendido campionato del Cittadella, rischia grosso, la capitolazione è in agguato. Il prossimo turno lo vede opposto al Sassuolo, in un delicatissimo scontro tra squadre dei bassifondi. La speranza dei tifosi è che il sogno non si tramuti in un incubo, passare dalla speratanza di una promozione serie A alla Lega-Pro in dodici mesi sarebbe un tremendo pugno nello stomaco.
Sassuolo: il cambio di tecnico non ha (fino ad ora) apportato cambiamenti, i numeri sono drammatici: terza sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei partite, di questo passo si va dritti in Lega-Pro. Il presidente Rossi aveva investito in estate, aggiungendo i modenesi Bruno e Catellani ad un motore che già aveva fatto bene. Non sarà facile invertire la marcia, e raddrizzare una barca alla deriva. La squadra era stata costruita per volare, competere con le prime della classifica, forse per questo riesce più difficile guardarsi alle spalle, uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica. Sta al neo arrivato Gregucci cambiare il senso delle cose, fermare un emorraggia di risultati, e di gioco. I giocatori di valore per ritornare in carreggiata non mancano, difetta però tutto il resto, e non è poco.
Pa.Rom.
Commenti