Bergamo, ovvero la partita dei rimpianti, delle recriminazioni, dell’occasione persa. In mezzo una certezza: questa Reggina è sulla buona strada. Almeno sotto il profilo del gioco, della grinta, della determinazione. E se è vero che nel calcio alla lunga il gioco paga, c’è da rallegrarsi. Otto punti in sei gare. Niente male anche se avrebbero potuto essere di più con una maggiore incisività sotto rete. Ultimo per la cronaca il gigantesco errore del debuttante Ousmane Sy. Comunque, conforta la prova della squadra che al tirar delle somme, sta facendo bene. Giuste le disapprovazioni di Atzori che vede la sua squadra indietro di 3 lunghezze (vittoria col Crotone e pareggio di Siena). Trovarsi a quota 11 sarebbe stato certamente più intrigante sognare. Un bilancio tutt’altro che debole, parla di 2 punti in più rispetto alla passata stagione. Ma il passato è passato e adesso bisogna solo pensare al futuro. E il futuro dice che sabato c’è il Vicenza, formazione che lo scorso anno fece il pieno di punti e che costò la panchina a Ivo Iaconi.
Precorriamo un po’ i tempi ma diciamo che questa Reggina, che potrà essere ulteriormente riveduta e corretta da Atzori, qualche fastidio allo squadrone di Colantuono lo ha dato. Le attestazioni di stima e di ammirazione per il suo gioco dicono che il gruppo è in grado di migliorare ancora, attraverso un gioco decisamente più produttivo di quello attuale. Basti pensare che il centrocampo è certamente il reparto che necessita di una guida che al momento non c’è, pur avendo in organico Tedesco già bello e pronto per prendersi la squadra sulle spalle. In difesa Adejo fa il bello e il cattivo tempo, mentre in attacco da sabato prossimo probabilmente vedremo Ousmane Sy dall’inizio a fare coppia con Bonazzoli. La Reggina va dunque delineandosi anche se ancora non la si può definire completa.
Vanno limate alcune cose. L’aiuto le verrà dal tempo e dalla pazienza. Dopo le prime sei giornate di campionato, quel che tiene banco è la posizione di Atzori nei confronti di quei calciatori (Tedesco, Giosa, Danti e Castiglia) che si sentono “abbandonati”. Ultimi in ordine di tempo Zizzari e Laverone, i quali da titolari nelle prime 4 giornate, sono passati a esclusi nella sfida di Bergamo: l’attaccante non convocato, l’esterno in tribuna. Atzori continua a ribadire che ha sotto controllo lo stato di salute della rosa e non considera al momento determinante la figura di chi è stato escluso o di chi è andato in panchina. Comunque tutti stanno rispondendo da professionisti, anche se va detto che Castiglia (da due turni con la squadra Primavera) e Zizzari, non hanno certo accettato di buon grado le decisoni dell’allenatore. Tuttavia le scelte le fa chi ha il termometro della situazione, e tutti dovranno farsi trovare pronti quando saranno chiamati in causa. Foti, nella circostanza, dovrà “vigilare”.
Lorenzo Vitto-Reggionelpallone.it
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