Sabato sarà uno dei tanti ex amaranto, che attualmente militano nelle fila dell’Atalanta. Daniele Capelli, difensore che lo scorso anno ha indossato la maglia della Reggina per circa 6 mesi, si è espresso sia sull’esperienza in riva allo Stretto che in merito al presente in nerazzurro. Questi tutti i passaggi salienti della conferenza che, oggi pomeriggio, ha visto protagonista il calciatore bergamasco presso il centro sportivo “Bortolotti” di Zingonia.
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Meglio al centro- Preferisco giocare al centro, ma Mutti per esempio mi ha spesso utilizzato da terzino. Se c’è bisogno anche Colantuono sa che posso ricoprire questo ruolo, però ripeto, come centrale mi sento più a mio agio.
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La gara di Siena- Son entrato nel momento migliore per noi, e non son stato molto impegnato perchè in quel momento stavamo conducendo il gioco.  La strada giusta è quella che abbiamo intrapreso, al di là dell’amaro risultato. I numeri dicono che non stiamo segnando molto, ma sabato scorso abbiamo avuto parecchie occasioni importanti.  Anche con il Frosinone non abbiamo sfruttato a dovere certe palle gol. Siamo un po’ imballati, e abbiamo ancora 37 partite per capire se siamo una squadra da Seria A o meno”.
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Voglia di riscatto- La Reggina? Il salto di categoria passa da queste sfide.  Dobbiamo far capire a chiunque che in casa c’è solo una squadra. Indistintamente da chi incontriamo, dobbiamo mostrare massima attenzione. Rispetto allo scorso loro hanno cambiato molto, è un gruppo giovane e c’è un nuovo mister.
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Parentesi sforunata- Reggio Calabria è’ stata un’esperienza sfortunata: sono stati sei mesi in cui le cose non hanno preso il verso che mi auguravo. Ancor oggi non so il motivo per il quale non ho più giocato, sorpattutto considerando che avevo fatto gol contro il Cittadella. Comunque sia, tutto fa esperienza, e dunque non considero la partentesi di Reggio Calabria come negativa. L’errore non è stato andare alla Reggina, ma lasciare Bergamo: sono contento di essere tornato.
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Reggionelpallone.i (fonte: tuttoatalanta.com)
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