Sin dal suo debutto in riva allo Stretto, il Modena si è subito guadagnato il titolo di “bestia nera” degli amaranto. E’ il 29 Maggio del 1966, e i ragazzi di Maestrelli, dopo aver espugnato Palermo con la doppietta di Rigotto, sono ad un passo da una leggendaria promozione in serie A. A rovinare la festa, ci pensa però una paperissima di Persico, il quale scivola per ben due volte su un innocuo colpo di testa avversario, prima di vedere la sfera entrare lentamente in rete. Gli uomini di Remondini vincono 0-1, mentre alla Reggina non servirà, nelle 3 giornate restanti, battere Novara e Livorno e pareggiare a Lecco: la massima serie sfumerà per 1 solo punto.
L’anno dopo, sempre con Maestrelli in panchina, arriva un pareggio per 1-1, con il gol reggino che porta la firma si Santonico. Al terzo tentativo (5^ giornata di andata, campionato 67-68) Maestrelli riesce a battere i gialloblù: 3-1 il risultato finale, con gol di Vanzini, Ferrario e Sonetti. La seconda vittoria di fila arriva nel 68-69, con Segato in panchina, e a sancire l’1-0 in favore della Reggina questa volta è un’autorete. Terzo successo consecutivo nel 69-70, quando i ragazzi di Galbiati si impongono nuovamente per 1-0, grazie al guizzo di Perrucconi. Incredibile ma vero, da quel giorno gli emiliani non conosceranno più l’amaro sapore della sconfitta.
Tra il 70-71 e il 71-72, si registrano 2 pareggi di fila: il primo per 1-1 (per gli amaranto, allenati da Bizzotto, il gol è di Merighi)e il secondo per 0-0 (allenatore Rubino).
Dopo 7 sfide di fila, calabresi ed emiliani non si incontreranno per ben 19 anni: il ritorno del Modena tuttavia, corrisponde ad un’altra amarezza. La sfida numero 8 in serie B, sancisce infatti una nuova sconfitta per gli amaranto, che cedono l’intera posta in palio alla compagine di Ulivieri e retrocedono aritmeticamente in C1. Si gioca la terz’ultima giornata del torneo 90-91, e la truppa di Aldo Cerantola ha già un piede in C, dopo aver perso la settimana prima a Padova. L’occasionissima per tenere acceso un barlume di speranza capita ad inizio ripresa, quando l’arbitro assegna il rigore per fallo su Simonini: dal dischetto va Fimognari, che però calcia in maniera debole e poco angolata, consentendo la respinta di Antonioli. Da lì a poco (62’), su capovolgimento di fronte i gialloblù timbrano lo 0-1 finale, con Sacchetti che da 2 passi trafigge Rosin. Per la cronaca, quell’anno il Modena batté la Reggina anche in Coppa Italia, imponendosi sul neutro di Catanzaro per 1-3.
La “maledizione” dello 0-1, ritorna tra il 2001-2002 e il 2002-203. Nella prima occasione si tratta di uno scontro al vertice, a 6 giornate dalla fine: la Reggina di Colomba, dopo la sconfitta di Messina vede il Napoli avvicinarsi pericolosamente, e contro il Modena di De Biasi è sostenuta da 25.000 spettatori. La doccia gelata si materializza proprio allo scadere, con Milanetto che dagli 11 metri trafigge Belardi. Una vera beffa, soprattutto considerando che, qualche minuto prima, Rosetti aveva annullato il gol di Casale per un inesistente fuorigioco. Le due squadre a fine anno riusciranno entrambe a centrare la promozione, cosicché nella stagione successiva, dopo 9 precedenti in B, la gara si gioca in massima serie. Gli amaranto sono guidati per la prima volta da Gigi De Canio (che ha sostituito Bortolo Mutti, esonerato dopo lo 0-3 con la Lazio) e per lunghi tratti danno l’impressione di poter scardinare la resistenza ospite. A 10’ dalla fine però, Ruben Pasino (ex amatissimo da queste parti, avendo disputato quasi 5 campionati con la Reggina) si esibisce in uno splendido controllo, concluso con un tiro che non dà campo a Castellazzi. De Biasi esulta ancora, il tabù Modena continua…
Nel 2003-2004, ancora in serie A, quantomeno si riesce ad evitare la sconfitta. Dall’Acqua sugli sviluppi di un angolo illude gli amaranto, che però vengono raggiunti proprio in chiusura di primo tempo da Campedelli, il quale regala l’ 1-1 ai ragazzi di Malesani. La panchina di Franco Colomba comincia a scricchiolare pericolosamente, e difatti iil mister verrà esonerato una settimana dopo, al termine dell’umiliante 6-0 subito a Milano all’opera dell’Inter.
Ultimo atto, lo scorso anno. Su un campo ridotto a mò di acquitrino per via dell’incessante pioggia, decide la bellissima torsione di Troiano, che servito da un calcio di punizione di Pinardi sorprende Marino al 12’. Da quel momento, gli uomini di Breda si riversano completamente nell’area ospite, mentre quelli di Apolloni si chiudono a riccio. Bonazzoli e compagni arrivano decine di volte davanti a Narciso, ma non riusciranno mai a trovare la stoccata decisiva, a dispetto dell’enorme mole di gioco creata. Finisce 0-1: riecco la “maledizione gialloblù”…
Ferdinando Ielasi- Reggionelpallone.it
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