Oggi al S.Agata in sala stampa si è svolta la presentazione del progetto “Consuma e spendi calabrese”, l’associazione nata con l’intento di sostenere le imprese locali attraverso la tutela delle produzioni calabresi e la conoscenza dei luoghi della Calabria. Presenti vari esponenti del mondo politico, e non solo : hanno partecipato l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi, il Consigliere Vincenzo Romeo, i calciatori amaranto “calabresi doc” Antonino Barillà e Nicolas Viola e Massimo Tigani Sava, Direttore di Calabria Economia. Come si evince dal titolo del progetto, lo scopo è quello di aiutare l’economia delle aziende calabresi. La Reggina Calcio, d’altronde, è l’esempio perfetto di come si può incentivare l’arricchimento delle risorse interne, senza andare per forza a rivolgersi al mercato estero, o anche a quello extra-regionale. Ben dodici elementi della rosa della prima squadra sono provenienti dal settore giovanile del S.Agata, tra questi molti elementi sono nati e cresciuti a Reggio Calabria e dintorni. Un orgoglio, insomma, che questa associazione vuole provare ad esportare, trasmettendolo con passione a tutti i calabresi che vivono in Italia e all’estero.
L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi, intervenuto in conferenza, non si esime da esempi concreti: “ogni calabrese che entra in un ristorante, dovrebbe chiedere dei prodotti made in calabria. In un momento di difficoltà generale, bisogna dare un aiuto concreto, immediato. Per quale motivo scegliere prodotti di altre regioni, quando i nostri non hanno nulla da invidiargli sotto l’aspetto qualitativo ed economico? Nel nostro territorio nascono eccellenze che hanno la caratteristica della genuinità e preziosità e nel mondo del calcio i prodotti reggini hanno sempre dato buoni frutti. Mi unisco idealmente allo slogan che dice -Consuma e spendi calabrese perché e giusto, è un bene, è bello- .” L’orgoglio delle origini, sta quindi alla base di tutto: la “calabresità”, vista come una sorte di “federalismo passionale”, in risposta a chi dal nord lancia messaggi minatori. La Calabria, vuole dimostrare, a sé stessa innanzitutto prima ancora che al resto d’Italia, che non ha nessuna voglia di piangersi addosso, ne ha bisogno di chiedere aiuto agli altri. Punta sulle proprie radici, le proprie forze, per rialzare la testa e guardare più fiduciosa al futuro.
Pa.Rom
Commenti