Solo un pari, contro la Paganese, per la Reggina Berretti allenata da Giacomo Tedesco. Gli amaranto dissipano per due volte il vantaggio acquisito, facendosi recuperare dalla formazione azzurrostellata. Serviva una scossa caratteriale dopo la batosta psicologica subita nel derby contro il Messina, e quella puntualmente è arrivata, anche se una flessione, in termini di gioco, rispetto alle scorse settimane è tangibile.
L’attenuante è quella di aver affrontato l’intera ripresa in inferiorità numerica, a causa dell’espulsione di Scopelliti, uno dei maggiori prospetti della formazione amaranto. Il numero dieci è stato allontanato dal rettangolo di gioco dopo un’ingenua reazione su un ruvido fallo subito. Era stato lo stesso Scopelliti a portare in vantaggio la Reggina al 15’. Magistrale il contropiede imbastito dai ragazzi di Tedesco che, scippata una palla nella zona nevralgica, si sono ritrovati in un attimo a ridosso dell’area di Magliacano. Un velo di Saglimbeni ha liberato spazio di tiro al jolly offensivo villese, che con un destro chirurgico ha trafitto l’estremo difensore campano.
In precedenza, i padroni di casa si erano resi pericolosi con Lancia, un cui destro estemporaneo si era eclissato di un niente a lato. La Paganese trova il pari, però, al primo vero affondo. Dalla battuta di un corner di Sannia, infatti, è sfortunata la deviazione di Scalone, che inganna il proprio portiere e consegna il gol dell’equilibrio agli ospiti.
Passano pochi minuti e la Reggina riacquisisce, però , il vantaggio. Giucj taglia la difesa avversaria con un passaggio filtrante delicato, e Saglimbeni batte Magliacano in uscita. Lancia, al 37’, potrebbe incrementare il vantaggio, ma a tu per tu con il portiere avversario alza colpevolmente la mira.
Complice la superiorità numerica, la Paganese nella ripresa incrementa la pressione. La coperta rischia di restringersi, però, in maniera sensibile. Lancia potrebbe, infatti, chiudere la sfida in situazione di contropiede ma, scartato il portiere, l’attaccante non riesce ad inquadrare lo specchio. Gol mangiato, gol subito. Catapano colpisce di testa nel cuore dell’area, e dagli sviluppi di un calcio di punizione batte Pellegrino. Con il passare dei minuti aumenta il ritmo agonistico, ma si restringe il numero delle occasioni create. Si segnala solo un tiro-cross di Giucj che per poco non inganna Magliacano. Ma il pari è giusto per quanto visto.
f.m.
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