Si interrompe il silenzio stampa amaranto che durava dalla vigilia della trasferta a Lamezia: bocche cucite nel post disfatta del D’Ippolito e dopo il k.o. di Coppa al S. Vito. Torna a parlare la Reggina, lo fa con il tecnico Cozza che incontrerà gli organi d’informazione sabato al S.Agata ed oggi è stato intervistato dal collega Eugenio Marino per il Corriere dello Sport.
Si parte dalla partita di Cosenza. “Era importante valutare alcuni giovani, le risposte le ho avute. Qualcuno è pronto, altri ancora no”. Il mister individua il problema della Reggina in questa prima parte della stagione. “Siamo stati poco efficaci in attacco e molto distratti dietro”, e rincara la dose. “La concretezza offensiva arriva a fasi alterne, i limiti difensivi sono stati invece una costante. In questo reparto ci manca qualcosa. Abbiamo subito sempre non per bravura degli avversari ma per errori dei singoli. Ci può stare, siamo molto giovani. Si corre il rischio di far una figuraccia come a Lamezia, bisogna esser abili a ripartire”. Come farlo? Cozza ha le idee chiare. “Ho individuato lo zoccolo duro della squadra, 14 calciatori che costituiscono l’ossatura: a loro si uniranno coloro i quali dimostreranno forti motivazioni e qualità ”.
Urgono rinforzi. Un recupero arriva, provvidenziale, nel momento di maggiore bisogno. “Di Michele torna a disposizione, il capitano verrà in panchina con l’Aversa”. Poi il mercato. “Dobbiamo raccogliere il massimo fino a dicembre per esser nelle condizioni, poi, a gennaio, di migliorare questo organico”.
Fonte: Corriere dello Sport
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