“Una squadra in crescita, una squadra che arriverà a Reggio Calabria per fare la partita”. E’ questo il sunto dell’analisi pre-derby, sponda rossoblu, che ci ha fornito il collega Antonio Clausi, responsabile dei servizi sportivi calabresi del quotidiano “Il Garantista”, nonché redattore di Cosenzachannel.it.
CAPPELLACCI SINONIMO DI CONCRETEZZA- “E’ un allenatore molto concreto che basa il suo credo calcistico su idee tradizionali, come il 4-4-2 e le sue variabili, oppure il 4-3-3, moduli con i quali il Cosenza ha stravinto lo scorso anno il campionato. Già dal girone di andata il primato era saldamente in mano ed è stata ininfluente la flessione subita nel girone di ritorno. Cura molto la fase di non possesso, quasi in maniera maniacale e pare che dopo numerosi esperimenti sia riuscito a trovare la quadratura del cerchio, specialmente in difesa. La sua panchina è ancora in bilico poiché la squadra è ancora in fondo alla classifica e se avesse perso contro il Catanzaro probabilmente sarebbe stato esonerato. A Reggio Calabria sarà un banco di prova importante anche se la pressione sarà minore rispetto a Catanzaro visto che ci si arriverà con una squadra diversa, più grintosa e combattente. L’atteggiamento messo in mostra nel derby, al cospetto di una formazione obiettivamente più forte quale è quella giallorossa, è piaciuto ìai tifosi silani . La rosa è stata rivoluzionata rispetto all’anno scorso. Sono rimasti soltanto 6 elementi e sono arrivati giocatori molto giovani, quasi tutti senza alcuna presenza nei campionati meridionali. Un contraccolpo che ha sicuramente influito in queste prestazioni iniziali”.
DIFESA BALLERINA- “In porta sono arrivati Ravaglia (una decina di presenze in A col Cesena) e Serracco (classe ’94, Primavera del Torino, squadra nella quale si contendeva il posto con il figlio di Gigi Lentini). Ravaglia non ha convinto: espulso a Barletta ed infortunato poi in allenamento. Per quest’ultimo evento si è creato lo spazio per Serracco che ha esordito con una papera clamorosa e, seppure sia a caccia della giusta dimensione, non sta dando una completa impressione di affidabilità . La linea difensiva ha ballato moltissimo nelle prime 4 giornate. Blondett è stato riconfermato con un rinnovo di contratto per altri tre anni, tuttavia il classe ’92 non ha ancora ripagato la fiducia della società . Da centrale ha commesso troppi errori, meglio adesso che è stato spostato sulla corsia destra dove sta dando maggiore solidità . Tedeschi e Magli sono i due centrali: il primo ha portato esperienza e solidità al reparto, grazie soprattutto alle numerose partite tra A e B disputate; il secondo è invece andato in gol con la Salernitana, confermandosi pericoloso sulle palle inattive. Sull’out mancino c’è invece Ciancio: si tratta di un destro adattato che non sta demeritando pur ritrovandosi in una posizione non sua”.
FORNITO E QUEL MESSAGGIO AD INSIGNE- “Il calciatore più talentuoso è senza dubbio Fornito. Cresciuto nella Primavera del Napoli conosce bene i due fratelli Insigne. Con Lorenzo (ed Hamsik) ha vinto una gara di calci di punizione durante il ritiro dei partenopei, ricevendo grandi elogi da Rafa Benitez; Mazzarri lo convocò anche per una gara in Europa League. Con Roberto invece si sono sentiti di recente ed il cosentino di Trebbisacce ha scritto testualmente ‘domenica vengo a Reggio e ti batto’. Ha iniziato in panca ma da Caserta in poi Cappellacci non lo ha più tolto dal campo. Si tratta di una mezz’ala mancina che agisce con altri mediani che invece rivestono il classico ruolo di ‘manovali’. Arrigoni, inizialmente schierato come regista basso, ha fatto male ed è stato sostituito da Corsi”.
L’ATTACCO, IL VERO PROBLEMA, MA ATTENZIONE A CALDERINI- “Il Cosenza segna con il contagocce. Non arriva al tiro se non attraverso l’iniziativa del singolo ed è questo il vero problema che ha condizionato l’avvio. C’è capitan Mosciaro, più di 50 gol in D con questa maglia, mentre l’anno scorso in Seconda Divisione si è fermato a 7. Attenzione anche a Calderini, un fantasista che nel tridente di Cappellacci non ha un ruolo ben definito. E’ un jolly che deve creare la superiorità . Infine il centravanti di peso è Cori. Non è un bomber ma un attaccante di manovra; il vero falco d’area è De Angelis rientrato contro il Catanzaro dopo i 6 mesi di stop successivi ad un’operazione al ginocchio. Non partirà da titolare ma potrebbe entrare in corso d’opera e provare a trovare il gol negli ultimi 15-20 minuti”.
A REGGIO SOLO PER VINCERE- “Il Cosenza arriva fisicamente in crescita a questo derby. La durissima preparazione estiva aveva dato l’impressione che nelle prime giornate i calciatori non ce la facessero a correre. Contro il Catanzaro invece è stato diverso. E’ cambiato qualcosa ed inevitabilmente c’è un miglioramento anche a livello psicologico, vuoi anche per la consapevolezza di non poter più sbagliare. Da questo pareggio i silani vogliono riconfermarsi ed arriveranno a Reggio con l’intenzione di ottenere i tre punti”.
LA REGGINA SI SALVERA’- “E’ anch’essa una squadra molto giovane che a mio giudizio non potrà concorrere per i primi posti in classifica, ma lotterà per una posizione di classifica tranquilla. Ha le carte in regola per evitare i play-out seppure bisognerà vedere il contraccolpo psicologico che ci sarà successivamente ai punti di penalizzazione. Mi è piaciuto molto Insigne, rapido e ficcante, sa saltare l’uomo. Ho visto una difesa ultimamente troppo vulnerabile; al contrario a centrocampo ci sono calciatori importanti”.
IL DERBY PER ECCELLENZA- “Per le tifoserie, e mi riferisco alle generazioni a cavallo tra gli anni novanta e duemila, era questo il derby per eccellenza. Il Catanzaro annaspava in C2, del Messina non vi era traccia ed il Crotone aveva avviato la sua ripresa. Questo era l’unico derby calabrese davvero molto sentito da ambo le parti. I tifosi si presentavano sempre numerosi anche in trasferta e la rivalità , se vogliamo, era accentuata anche dal diverso orientamento politico. Una partita sentitissima, visto inoltre che il Cosenza non vince dal ’95-’96 ed a Reggio in particolare l’ultimo successo è datato 1959. Che derby sarà in campo? Stranamente non mi aspetto una partita bloccata. Sono due squadre giovani ed entrambe per forza di cosa devono ottenere la vittoria. Giocheranno a viso aperto e ci saranno inevitabilmente degli spazi che potrebbero essere sfruttati dai rispettivi attaccanti”.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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