In solitudine, tra i monti. Dopo essersi visto catapultato in campo, in uno dei momenti più difficili nella storia della Reggina, Gagliardi ha avvertito la sensazione (quasi un obbligo..) di staccare completamente la spina. L’ex tecnico amaranto è tornato a casa con l’unica preoccupazione di dedicarsi a lunghe passeggiate tra i monti silani…: “La delusione per la retrocessione è pesata sul mio stato fisico, ho passato qualche momento difficile ma adesso va meglio, mi sto lentamente riprendendo. Dopo 20 anni mi ritrovo disoccupato, devo abituarmi a questa nuova condizione”. (ride, ndr). C’è la voglia di riabbracciare il mondo del calcio, senza però riempire di fatica valigie, in giro per il mondo…: “Progetti futuri? Vedremo, l’intenzione di tornare c’è. Ho già rifiutato però di tornare a fare l’osservatore in giro per il mondo, non credo sopporterei l’enorme fatica che comporta alla mia età spostarsi di continuo in Sudamerica”.
Â
Â
Lunga l’esperienza in amaranto, parentesi chiusa con notevole amarezza. Al dispiacere per la retrocessione della Reggina si è aggiunta la sorpresa per un rapporto che poteva essere chiuso in modo diverso…: “Non mi è stato nemmeno detto se il mio contratto sarebbe stato rinnovato, mi sarei aspettato almeno un saluto ma nemmeno quello…Non voglio comunque fare polemica, sarò eternamente grato alla Reggina e al presidente Foti. Ho lavorato sempre per un padrone, con rispetto e onestà ”. Un paio di conferenze show la cartolina rimasta impressa nell’etere nazionale. Nessun pentimento ma potendo riavvolgere il nastro, Gagliardi non ripeterebbe certi sfoghi: “Credo in società abbiano fatto piacere, perchè l’attenzione si è spostata tutta su di me. Non erano concordate o preparate, sono state le grida di un innamorato. Non credo le rifarei, non ne è valsa la pena. Se qualcuno si è sentito offeso chiedo scusa, non volevo attaccare nessuno ma far capire, con il cuore, che bisognava lottare tutti insieme per la Reggina”-
Â
Â
p.r. Â – rnp
Â
Commenti