Appena messe in archivio Barletta, già colonia amaranto, ed il Lecce, con le linee telefoniche Foti-Tesoro bollenti prima della fragorosa rottura estiva ed il decreto ingiuntivo dei salentini ai danni della Reggina, all’orizzonte amaranto la Juve Stabia. Numerosi gli uomini che hanno legato il loro percorso professionale ad entrambe le realtà con il tratto Reggio-Castellammare particolarmente battuto di recente.
Gli ultimi ad averlo percorso, Sergio Contessa e Francesco Bombagi. Il primo, firma per la Reggina nell’estate 2013 coronando così l’inseguimento amaranto durato oltre un anno: totalizzerà soltanto 9 gettoni con la maglia della squadra dello Stretto, penalizzato dalla disastrosa stagione della squadra e dall’intasamento nel proprio settore di competenza. Il centrocampista sardo, arrivato alla Reggina nel 2011, vanta soltanto 16 presenze con la Reggina fino all’addio di quest’estate, complici le numerose esperienze in prestito maturate nello stesso periodo e la scarsa fiducia riposta in lui dagli innumerevoli tecnici che si sono succeduti sulla panchina amaranto nelle ultime stagioni. Entrambi, oggi, sono titolari della formazione campana e saranno protagonisti della sfida di domani al Menti.
Un passo indietro, per arrivare a Filippo Falco e Max Benassi. Per entrambi, la stagione 2013/2014 arricchirà le pagine più tristi delle rispettive carriere avendo vestito in un unico anno sportivo le maglie di due squadre entrambe retrocesse a fine campionato. Esperienza da brividi in riva allo Stretto per l’estremo difensore che, arrivato da titolare e con alle spalle un curriculum capace di testimoniare le proprie qualità , si è reso protagonista di infortuni clamorosi, paradossali, imbarazzanti che hanno gravato oltremodo sulle sorti della compagine amaranto. Una comparsa Filippo Falco alla Reggina (solo 3 presenze), qualche lampo nella seconda metà del campionato con le vespe. Entrambi sono ora attesi alla stagione del riscatto: Benassi con l’Arezzo in Lega Pro, Falco al Trapani in B.
Con i campani, nell’ultimo campionato, uno degli ex capitani amaranto: Maurizio Lanzaro, 150 presenze con la Reggina, di ritorno dall’esperienza in Spagna accettò la corte delle vespe. Parentesi non esattamente indimenticabile culminata con una retrocessione cui il difensore scuola Roma non potè opporsi in sole 8 presenze e l’addio estivo con il passaggio alla Salernitana, in Lega Pro.
Non sono i soli, naturalmente, ad aver vestito entrambe le maglie nel corso della loro carriera. Uno su tutti, però, merita di esser menzionato. La categoria era la stessa che farà da palcoscenico alla sfida di domani, 20 anni fa Giorgio Lunerti, indimenticato attaccante della promozione in B del 1988, condannò la “sua” Reggina nello spareggio proprio con la Juve Stabia regalando ai propri ex tifosi un’amarezza ancora viva nella memoria popolare. In quella stagione, peraltro, faceva coppia con un’altra colonna della Reggina del passato: Vincenzo Onorato (dagli amaranto alle vespe, passando per Messina).
Storie di ex. C’è chi, però, la gara di domani l’avrebbe potuta giocare con la maglia opposta, “la Reggina ci ha superati, anche noi cercavamo Roberto Insigne ma il ragazzo ha voluto fortemente Reggio Calabria” – parole del presidente stabiese – e chi, soprattutto, grande ex avrebbe voluto esserlo e non lo è mai stato.
Fabio Caserta, capitano delle vespe, nativo di Melito e grandissimo tifoso amaranto. Non ha mai negato il proprio grande obiettivo: chiudere la carriera a casa, vestendo la maglia che ama. Sorte avversa, la carta d’identità alla voce anno di nascita recita 1978, difficile che il sogno di Fabio e di tantissimi tifosi della Reggina possa ormai concretizzarsi…
Gianpiero Versace – Reggionelpallone.it
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