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Smarrita la via della rete. Si è inceppata sul più bello la macchina amaranto, sbattendo sulla cattiva sorte e le barricate giallorosse nel derby, infrangendosi contro la superiorità dei padroni di casa al Via del Mare. Due sconfitte consecutive che hanno origini differenti ma un comune denominatore: “zero” alla voce gol realizzati. Scintille con Casertana e Paganese, quando gli amaranto erano andati a segno 4 volte collezionando occasioni, polveri bagnate dal minuto 65 della gara del Marcello Torre. Di Roberto Insigne l’ultimo acuto. Da allora, considerati i minuti di recupero degli incontri, ben 217 giri d’orologio senza che i ragazzi di Cozza riescano a battere il portiere avversario.
Un reparto offensivo che, probabilmente, dovrà fare a meno di capitan Di Michele per un periodo piuttosto lungo, qualora la diagnosi dell’infortunio dovesse esser confermata nella visita odierna a Roma (CLICCA QUI). Cozza confermerà con ogni probabilità il 4-3-3 che ha caratterizzato questa primissima fase della stagione e che, nonostante gli ultimi risultati avversi, ha comunque denotato numerosi aspetti positivi nell’approccio al campionato della giovane compagine amaranto.
INSIGNE DIPENDENTI? – Sarebbe riduttivo e francamente preoccupante se la Reggina dovesse mettere sulle esili spalle del furetto partenopeo, classe ’94 che non ha nella verve realizzativa la propria maggiore qualità (1 gol nelle precedenti 15 apparizioni tra i professionisti prima di vestire l’amaranto), le proprie speranze offensive. L’estroso attaccante di proprietà del Napoli sarà di fondamentale importanza nel corso della stagione ma da lui, prima ancora che un corposo bottino di reti, sarà lecito aspettarsi quel brio necessario per scardinare le difese avversarie ed aprire varchi per i compagni di reparto. E’ il numero 11 amaranto, comunque, l’unica certezza nel tridente della Reggina del prossimo futuro.
COZZA STUDIA NUOVE SOLUZIONI – Il sostituto naturale nel ruolo di David Di Michele, per caratteristiche, sarebbe Adriano Louzada. Oggettivi talento e pigrizia del brasiliano, nel giro della prima squadra ormai da numerosi anni senza aver conosciuto ancora una definitiva maturazione. Nonostante le sue prime apparizioni in questa stagione siano state tutt’altro che memorabili, mercoledì sera al Granillo vestirà probabilmente una maglia da titolare: lo stop del capitano potrebbe rivelarsi la grande occasione per coniugare al presente e non più ad un ipotetico futuro la sua esplosione.
CENTRAVANTI CERCASI – Come riferimento centrale proseguirà il ballottaggio tra Viola e Masini, seppure nessuno dei due abbia le tipiche caratteristiche del centravanti d’area di rigore ed entrambi, probabilmente, renderebbero meglio in un attacco a due punte piuttosto che in un tridente. Nelle prime quattro gare, nonostante il minutaggio inferiore e pur non avendo ancora trovato la via del gol, l’attaccante di Taurianova ha fatto indubbiamente meglio del suo concorrente per una maglia da titolare, apparso in grave ritardo di condizione.
I GIOVANI – Bramucci, Perrone, Lancia. Tre nomi buoni per la Reggina del futuro che, considerate le contingenze, potrebbero dover accelerare il loro processo di crescita. Il primo, Bramucci, un jolly offensivo, è già stato convocato in diverse occasioni in questo campionato. Perrone, talentuoso rifinitore, non ha ancora convinto Cozza ad inserirlo nelle rotazioni offensive. Ci sarebbe anche Lancia, addirittura un classe ’97 già nel giro delle rappresentative giovanili azzurre, in gol in entrambe le prime due partite della Beretti allenata da Tedesco.
A Cozza la scelta, con il Barletta urge ritrovare la via del gol.
Gianpiero Versace – Reggionelpallone.it
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