ReggioMediterranea, grandi ambizioni: “Obiettivo 1° posto”

Stavolta niente fari spenti. Stavolta si volta davvero alto, anzi altissimo. La ReggioMediterranea, nel

 

 

giorno della presentazione ufficiale, annuncia senza mezzi termini quale è l’obiettivo: vincere il campionato, raggiungendo quell’Eccellenza sfiorata a più riprese. “Inutile girarci intorno- dichiara il Presidente Bruno Leo- il campionato di Promozione ormai ci va stretto. Abbiamo allestito una squadra che può tranquillamente puntare al primo posto, lo dico con convinzione assoluta guardando sia il parco under che gli over. Certo, non dico che sarà facile, anzi tutt’altro, ma l’obiettivo della società è andare in Eccellenza. A livello personale, avrei potuto fare anche la serie D, unendomi ad altre società, ma il mio scopo non è mai stato questo: il salto di categoria voglio farlo con questi ragazzi, riguardo ai quali mi considero un padre, e con questo gruppo dirigenziale. La nostra è una società composta da pochi elementi, ma siamo sempre andati avanti con entusiasmo, orgoglio e progetti, spinti da un amore e da una passione che a parole sono persino difficili da spiegare…“.

Accanto a Leo, i compagni di mille battaglie, tra cui il Copresidente Costanzo Cloro, anch’esso “cuore pulsante” dei colori gialloblù. Nelle parole del club, oltre alle ambizioni c’è spazio per i ringraziamenti. “Se il progetto è andato avanti- prosegue Leo-, lo dobbiamo anche all’ospitalità riservataci dalla  As Valanidi, Scuola Calcio Ciccio Cozza: a loro, il nosto sincero grazie per il supporto datoci, ribadendo che la proficua collaborazione andrà avanti anche quest’anno. Ringrazio anche Carmelo Rappoccio, che abbiamo il piacere di ospitare: so che ad uno come lui, arrivato fino alla Lega Pro, il progetto ReggioMediterranea starebbe stretto, ma ho voluto comunque che assistesse a questo incontro, in qualità di amico e di uomo di calcio“. Al tavolo dei relatori, anche mister Pasquale Rotondo (un graditissimo ritorno quello del mister, che riabbraccia Croce Valanidi proprio come Cicco Marino) e Fabio Crupi, confermatissimo dopo l’exploit con la Juniores, laureatasi campione regionale. La voglia di vincere, riguarderà ovviamente anche il settore giovanile: “Vogliamo fare bene in ogni campionato dove saremo di scena, Juniores ed Allievi stanno alla base del progetto, e siamo certi che ci daranno tante altre gioie. Si, la Juniores può ripetere quanto fatto nella scorsa stagione, all’insegna di un percorso che, così come è stato giustamente sottolineato, rappresenta una sorta di miracolo calcistico“.

Tornando alla prima squadra, il mercato non si fermerà a Marino e Petilli. “Abbiamo rinforzato la squadra in attacco- ha chiarito Leo-, visto che, dati alla mano, nella stagione 2013/2014 il nostro attaccante più prolifico ha realizzato solo 2 reti. Ci sono stati anche alcuni addii, tra i quali quelli di Luiese e Fedele, che l’anno prossimo giocheranno con la Beretti del Catanzaro: gli auguro di sfruttare al meglio questa grande opportunità, perchè hanno davvero le carte in regola per fare una carriera importante. Tra i calciatori non confermati, vedi Rappocciolo, alcune scelte sono state davvero dolorosissime da prendere, ma il calcio è anche questo. Comunque sia, l’organico presenta ancora una casella mancante, ma sotto questo aspetto credo proprio che domani ci saranno novità...”. Nel corso dell’incontro, si è parlato anche del calcio dilettantistico in generale e dei tanti problemi che lo attanagliano. “In tal senso sono sempre stato critico, e purtroppo continio ad esserlo. Le cose cambieranno davvero- ha concluso Leo- solo quando la gente passerà dalla cultura del ‘poi vediamo’ a quella del ‘vediamo adesso’, e non mi riferisco solo al sistema calcio in senso stretto, ma anche a ciò che gravita intorno“.

Oltre a giornalisti e dirigenti, a gremire la sala del centro servizi “Acquarium” c’erano anche i giocatori: presenti quasi tutti, a parte qualche assente giustificato. A prendere subito la parola, i due elementi rappresentativi, ovvero Giovanni D’Ascola e Ciccio Marino. “Siamo felici di essere considerati le chiocce di questi ragazzi-ha spiegato D’Ascola-, ma voglio chiarire che qui non ci sono nè stelle nè capi; a fare la differenza è il gruppo, un gruppo nel quale tutti contiamo allo stesso modo e tutti cerchiamo di dare il massimo per il bene della squadra. I segreti della rimonta dell’anno scorso? Dopo essere arrivati ad un passo dalla zona retrocessione, ci siamo chiusi nello spogliatoio e ci siamo guardati in faccia: chi rimaneva doveva dare tutto se stesso, chi non era disposto a fare ciò poteva andarsene. Da quel confronto in poi, abbiamo affrontato qualsiasi avversario allo stesso modo, senza guardare nè blasone nè posizioni di classifica, riuscendo a rimontare posizione su posizione, fino ad arrivare ai playoff”. Il profondo rispetto ed il senso di appartenenza, emergono anche dalle parole di Marino. “Nei tre anni che avevo già trascorso qui, i dirigenti mi hanno sempre trattato come un figlio, e dunque non ci ho pensato nemmeno un attimo quando mi è stato proposto di tornare. Essere da stimolo e da guida per i tanti giovani presenti in organico, per me è rappresenta uno stimolo doppio, per non dire un onore. La fascia di capitano? E’ giusto che la tenga D’Ascola, visto che era qui anche lo scorso anno…“.

Poche ma molto importanti, le parole di Giovanni Petilli, altro grande colpo della campagna acquisti gialloblù. “Sono qui per far bene, e dare una grande mano d’aiuto a squadra e società, in quello che sarà l’obiettivo finale. I gol segnati fino ad oggi non contano, per quanto mi riguarda ogni anno si riparte completamente da zero e bisogna dimostrare sempre il proprio valore, senza pensare a ciò che si è fatto in passato“.

Da domani, la parola passa al campo: la ReggioMediterranea 2014/2015 si ritroverà al Longhi Bovetto alle 9 di mattina, per cominciare la preparazione agli ordini di Rotondo.

f.i.-rnp