Considerate le parecchie difficoltà in mezzo alle quali la Reggina ha dovuto muoversi per garantirsi la sopravvivenza, oggi come non mai il mercato in entrata rappresenta un punto interrogativo. Ciò nonostante, qualcosa più in là si dovrebbe muovere, per completare l’organico già a disposizione di Ciccio Cozza. In tal senso, sul taccuino del tecnico ci sono alcuni elementi, conosciuti ed apprezzati nelle esperienze di Catanzaro e Pisa.
Nella scorsa settimana, sono stati i fatti i nomi di Simone Masini, Nicola Mingazzini e Daniele Mannini. Nel primo caso, si tratta di una punta classe 84 di proprietà del Mantova, che proprio sotto la gestione Cozza, nel campionato che ha visto il Catanzaro conquistare la Prima Divisione, ha realizzato il maggior numero di reti personali in una sola stagione (21, in 33 presenze). Mingazzini e Mannini, attualmente svincolati, il tecnico amaranto li ha invece allenati nell’esperienza di Pisa. Centrale di centrocampo messosi in luce soprattutto con Atalanta e Bologna (oltre 200 presenze tra nerazzurri e rossoblù, dal 2003 al 2010), Mingazzini corrisponderebbe all’identikit del calciatore in grado di portare esperienza all’interno di una Reggina davvero giovanissima, visto che nel mese di agosto spegnerà le 34 candeline. Mannini invece, andrebbe a colmare qualche lacuna di troppo attualmente presente sull’out sinistro: sembrano abbastanza lontani i tempi in cui il Napoli lo soffiò all’Inter, mettendo nelle casse del Brescia ben 7 milioni di euro, ma per la Lega Pro l’esterno toscano va comunque considerato un elemento di prim’ordine.
Da un esterno all’altro, il nome nuovo è quello di Eros Pellegrini. Anche il laterale destro (nella foto, tratta da pisachannel), prossimo ai 24 anni, ha avuto a che fare con Cozza in quel di Pisa. Così come nel caso di Masini, nonn si tratta di un parametro zero, visto che il suo cartellino è di proprietà dei nerazzurri toscani, i quali lo hanno riscattato dal Viareggio.
Tutte le ipotesi in questione sono percorribili, ma passano attraverso un imperativo: prima le cessioni. Nel progettatre la squadra che dovrà cercare di riaccendere gli entusiasmi in riva allo Stretto, il club di via delle Industrie non può non tenere conto di una situazione economica non certo florida, che va costantemente monitorata. Il “collasso” evitato lo scorso luglio, non rappresenta dunquen un punto di arrivo, ma bensì di partenza. Rimanendo in tema, in queste settimane potrebbe esserci la mossa finale della Fiorentina per Mauro Coppolaro: il difensore classe ’97, considerato da più parti un talento emergente, vede nel club gigliato il pretendente che ha fatto più passi in avanti, fermo restando che l’interesse della Roma è tutt’altro che campato in aria…
f.i.-rnp
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