Ancora due settimane, poi si conoscerà il futuro dell’Hinterreggio. Il 2 luglio infatti, arriverà la sentenza
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inerente l’interdittiva che ha colpito il club di viale Messina: al momento, per i biancazzurri continuare a fare calcio sarebbe impossibile, visto il divieto, esteso in tutta la provincia, di utilizzare campi da gioco sia per le partite che per gli allenamenti.
Una vera e propria spada di Damocle, abbattutasi sull’Hinterreggio ad ottobre per poi fare ritorno a maggio, dopo che il Tar aveva concesso la sospensiva a dicembre. I problemi di natura extra calcistica, si sono fatti sentire anche sul rettangolo verde: partite in campo neutro e a porte chiuse, sconfitta a tavolino con la Nuova Gioiese e un punto di penalizzazione in classifica. In un contesto simile, la salvezza ottenuta in anticipo dai ragazzi di Ferraro rappresenta un risultato sportivo più che valido.
Ma se il 2 luglio arrivasse una sentenza favorevole, i colori biancazzurri continueranno ad andare in scena nel prossimo torneo di serie D? Anche in questo caso, la risposta è in alto mare. “E’ stata una stagione tutta in salita- dichiara a Rnp il dg Carmelo Rappoccio-, di quelle che ti mettono a dura prova sotto tutti gli aspetti. Per quanto riguarda il futuro, molto dipenderà dalla sentenza del 2 luglio, ma anche dalla volontà del Presidente Pellicanò. Rinuncia ad andare avanti anche in caso di sentenza favorevole? Si, è una possibilità , ma è ancora presto per parlarne. A fine mese ci rincontreremo col Presidente, e lì capiremo meglio il da farsi: per l’iscrizione alla serie D c’è tempo fino al 6 luglio, e se l’interdittiva venisse annullata, avremmo la possibilità di farcela. In ogni caso, ripeto, non è solo una questione di esito della sentenza, ma anche e soprattutto una questione di stimoli, perchè oggi come oggi a prevalere sono la delusione e l’amarezza per quanto abbiamo dovuto subire quest’anno“.
f.i.-rnp
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