Una stagione da incubo, quella della Juve Stabia: 2 sole vittorie in 42 partite, peggior attacco e peggior difesa del torneo cadetto. La gara di venerdì col Carpi, terminata con l’ennesima sconfitta, è stata l’ultima di Piero Braglia sulla panchina gialloblù: il tecnico, che nel 2011 aveva portato le “vespe” in serie cadetta vincendo i playoff, nella sala stampa del Romeo Menti si è lasciato andare ad un inaspettato sfogo.
“Davvero volete intervistarmi?– Ha domandato ai giornalisti presenti in sala stampa-. Ero venuto qui solo per salutare e ringraziare tutti. Di quale partita dovremmo parlare? Stasera avete visto in maniera più plateale quello che accade da quattro o cinque mesi. Ringrazio chi ha avuto il coraggio e la coerenza di scendere in campo, perché c’è una squadra che questo coraggio non ce l’ha più da mesi. Di chi stasera era fuori non voglio nemmeno sentirne più parlare, non mi interessa più nulla di loro, se si chiamano professionisti beh, allora con i professionisti è meglio non averci nulla a che fare. Meglio un giocatore scarso con cuore, che gente del genere che il cuore non ce l’ha. Grazie a loro anche stasera siamo scesi in campo con una formazione non attrezzata per affrontare una gara di serie B“.
Oltre all’accusa, c’è anche l’autocritica. “Con questo sfogo- ha proseguito Braglia- si badi bene che non voglio giocare allo scaricabarile. Sono il primo colpevole, ci ho messo la faccia fino alla fine e dico ancora grazie a chi ha fatto 12 ore in pullman in giro per l’Italia mantenendo coerenza e scendendo in campo. Degli altri spero di non trovarne simili in futuro“.
rnp (fonte: Alessandro Landolfi per tuttomercatoweb)
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