Più di una volta, di fronte ad una sconfitta della nostra squadra del cuore o ad un fallimento sportivo, usi termini come “dramma” o “tragedia”. Più di una volta, capisci quanto quei termini, se rapportati al calcio, sono esagerati o per meglio dire fuori luogo. Quando le tragedie ed i drammi accadono davvero, certe parole, nel descrivere una partita, vorresti non averle mai usate. Di fronte alla tragedia che oggi ha colpito la famiglia Zerbi e la Cittanovese, il nostro stato d’animo è quello appena descritto.
Francesco Zerbi non c’è più. Il bomber capace di segnare 42 gol in un solo campionato, frantumando insieme alla sua squadra tutti i record del campionato di Prima Categoria, è stato portato via da un destino atroce. Franceco Zerbi era una icona del calcio dilettantistico nostrano, un calciatore che stava alla Prima Categoria come i vari Cristiano Ronaldo e Messi stanno al grande calcio. Ma soprattutto, Francesco Zerbi era un uomo perbene, un onesto lavoratore, un marito, un padre di tre figli. Di fronte ad una simile tragedia, riteniamo sia giusto fermarsi, per esprimere fino in fondo un dispiacere che non è solo il nostro, ma di un intero movimento calcistico. A dire il vero, ci saremmo voluti fermare già da stamattina, perchè di parlare di calcio oggi non ne avevamo proprio alcuna voglia. Abbiamo scelto di continuare fino alla gara tra Reggina e Ternana, solo per senso di professionalità e rispetto verso i nostri lettori.
Adesso però, ci fermiamo davvero. In segno di vicinanza, verso chi sta soffrendo. E’ il nostro modo per salutare “il Lupo”, è il nostro modo di rendergli omaggio. Chissà , a partire da stanotte, guardando una stella a molti piacerà pensare che si tratti di uno dei tanti palloni da lui calciati. Fino a ieri dentro una rete, da oggi al di là delle nuvole…
* NEL PORGERE LE PIU’ SINCERE CONSOGLIANZE ALLA CITTANOVESE CALCIO ED ALLA FAMIGLIA ZERBI, RNP INFORMA I PROPRI LETTORI CHE GLI AGGIORNAMENTI RIPRENDERANNO DALLA MATTINATA DI DOMENICA 1 GIUGNO.
Â
Commenti