Un mondo nuovo. Dopo anni trascorsi dietro le quinte, la Lega Pro vive un periodo di fermento ed entusiasmo, dominato dalla curiosità sulla riforma del campionato. Non più Prima e Seconda Divisione ma tre gironi da 20 venti squadre, in un campionato che conoscerà i primi vagiti nei prossimi mesi. La Reggina, suo malgrado, si appresta a tornare in terza serie dopo quasi vent’anni. C’è impazienza riguardo la composizione dei gironi, gli amaranto potrebbero ritrovarsi in un affascinante quanto infuocato raggruppamento del Sud. Mario Macalli è uno dei dirigenti sportivi italiani più esperti e conosce la categoria come le sue tasche: Presidente della Lega Pro dal 1997, ne era vice-presidente dal 1987. A Rnp, Macalli spiega che il processo evolutivo è agli inizi: “Il primo step verso la rivoluzione è la composizione dell’organico definitivo. Bisogna attendere gli ultimi risultati dai campi, promozioni e retrocessioni, poi sarà il turno dei ripescaggi, in merito ai quali ci sarà da attenersi ad alcuni criteri. Il primo è legato al bacino di utenza, il secondo agli incassi certificati e il terzo alla storia, fondamentale sarà avere impianti sportivi a norma”.
La serie B negli ultimi anni ha vissuto un livellamento tecnico verso il basso, la nuova Lega Pro potrebbe ‘rimontare’ ed avvicinarsi ai cadetti? Macalli non si sbilancia: “Capisco la curiosità generale, ma è presto per capire le sfumature del nuovo campionato. Sarà una novità per tutti, spero piacevole e innovativa. Sino a quest’anno comunque i campionati si sono giocati ugualmente, e non credo fossero di basso livello”. Una volta che il nome delle 60 squadre sarà definitivo, bisognerà comporre i gironi. Momento clou che potrebbe far nascere divergenze e opposizioni: “Ne siamo coscienti, in qualsiasi modo ci muoveremo resterà sempre qualcuno scontento. La nostra intenzione è quella di far emergere la volontà comune, per il bene delle società e del campionato”. Un girone ‘esclusivo’ del sud farebbe del fascino il suo punto di forza (il conto dei derby si perderebbe), il lato negativo è rappresentato dalle troppe tifoserie calde a stretto contatto. Macalli avverte la possibilità di pareri discordanti e precisa: “Bisognerà fare attente valutazioni, i presidenti delle società sanno bene come muoversi in questi contesti. La decisione spetta al consiglio di Lega, quando si avrà l’organico definitivo verrà presa una decisione in merito. Per noi non è un problema, accetteremo serenamente l’opinione della maggioranza. La mia idea? Preferisco non esporla pubblicamente, lo farò in sede di consiglio e varrà un voto, esattamente come quella di tutti gli altri”.
p.r. – rnp
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